20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Inchiesta P4

La Procura di Roma indaga sul Generale Adinolfi e Pippo Marra

All'esame degli inquirenti gli atti dei Pm di Napoli trasmessi dalla Cassazione. I Magistrati chiederanno agli investigatori ulteriori accertamenti

ROMA - Sono ormai all'esame degli inquirenti della Procura di Roma gli atti dell'inchiesta sul generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi, che era stata sviluppata dai pm di Napoli nell'ambito del procedimento sulla cosiddetta P4. Il corposo fascicolo inviato dal pg della Cassazione riguarda anche il presidente dell'Adnkronos, Pippo Marra. I reati ipotizzati sono quelli di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento.
Secondo i magistrati partenopei l'alto ufficiale delle Fiamme gialle nel corso di una cena (ma Adinolfi ha sempre smentito) avrebbe detto a Marra degli accertamenti in atto da parte dell'autorità giudiziaria di Napoli su Luigi Bisignani. E alla fine l'uomo d'affari sarebbe stato in qualche modo informato. Nella Capitale il procuratore aggiunto Alberto Caperna a breve, una volta conclusa l'analisi dell'intero incartamento, procederà all'iscrizione del fascicolo ed alla conseguente formalizzazione delle contestazioni a carico degli indagati.

I Magistrati chiederanno agli investigatori ulteriori accertamenti - La formale iscrizione sul registro degli indagati del generale Adinolfi e del presidente Marra avverrà «presto», forse già domani. A piazzale Clodio si ribadisce che dopo la ricezione degli atti da parte del pg della Cassazione questi primi passaggi sono «atti dovuti», previsti e «quasi imposti» dal codice. A breve comunque il procuratore aggiunto Alberto Caperna affiderà ad un sostituto il fascicolo, in cui per ora sono contenuti quei documenti stralciati di fatto dal procedimento sulla cosiddetta P4 e sviluppati dai pm di Napoli.
Secondo quanto si è appreso sarebbe intenzione degli inquirenti non emettere in tempi stretti degli inviti a comparire, bensì di affidare in maniera prioritaria alcuni accertamenti investigativi.
Il difensore di Marra, l'avvocato Luigi Ligotti, ha spiegato: «Siamo in presenza di un atto dovuto, dopo la decisione del procuratore generale della Cassazione che ha ritenuto la Procura di Roma competente su questa vicenda. Attendiamo con serenità l'esito delle indagini».