23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Manovra economica | Fisco

Gasparri: Aumentare l'IVA al posto della «supertassa»

Il Senatore del PDL al TG1: «Se no viene abolito il contributo di solidarietà va rimodulato». Formigoni: «Alzare l'Iva sui beni di lusso». Dai Deputati del PDL Laboccetta e Mazzocchi proposta di condono fiscale

ROMA - E' possibile un aumento dell'Iva al posto del contributo di solidarietà. Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri al Tg1. «Dobbiamo valutare questa ipotesi», ma «se non dovesse essere abolito il contributo di solidarietà va riformulato per tutelare i nuclei familiari che devono pagare di meno».

Corsaro: «Alzare la soglia di reddito per il contributo di solidarietà» - «La manovra impone sacrifici a tutti. Il governo non si è nascosto di fronte a tale sfida e sta lavorando per rendere l'insieme del provvedimento il più equo possibile, lasciando i saldi invariati. Questo è il motivo per il quale in questi giorni si sta ragionando sul cosiddetto contributo di solidarietà ma anche su possibili fonti di introito alternative, come il prolungamento dell'età pensionabile e un'aliquota maggiorata sull'Iva». Lo dichiara il vice presidente vicario del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro, nel corso della trasmissione Cominciamo bene in onda su Raitre.
«Se si rendesse assolutamente necessario mantenere nella manovra il contributo di solidarietà, mi auguro almeno che in Parlamento si riesca ad innalzare l'attuale soglia minima reddituale oltre la quale verrà chiesto ai cittadini italiani di contribuire per la messa in sicurezza del nostro Paese dagli attacchi speculativi», conclude.

Formigoni: «Alzare l'Iva sui beni di lusso» - Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il Governo potrebbe evitare il contributo di solidarietà previsto dall'ultima manovra correttiva dei conti pubblici attraverso una campagna di privatizzazioni e l'aumento dell'Iva «sui beni di lusso» di «uno o due» punti percentuali. Lo ha detto ai microfoni di SkyTg24. Il presidente lombardo ha confermato inoltre che sarà presente alla manifestazione di protesta contro la Manovra indetta a Milano dall'Anci per il 29 agosto e ha precisato però di non essere «contrario all'accorpamento delle funzioni dei piccoli Comuni, ma questo non ha nulla a che vedere con la cancellazione dei Comuni stessi o con il sindaco-podestà».
«L'aumento dell'Iva sui beni di prima necessità - ha detto nell'intervista - avrebbe conseguenze negative. Non bisogna assolutamente toccare i beni fondamentali come la pasta, il pane, il sale. Uno o due punti percentuali in più sui generi di consumo più alti, di lusso, quelli sui quali l'aliquota è già più alta, permetterebbe però di ricavare un bel pacchetto di miliardi», così come le privatizzazioni. Due misure sufficienti a evitare l'addizionale Irpef sui redditi più alti. In ogni caso, se inevitabile, il contributo di solidarietà, per il presidente lombardo, andrebbe modulato in base al nucleo familiare e lo Stato, prima di chiedere sacrifici ai cittadini, dovrebbe dare il buon esempio «dismettendo, vendendo, privatizzando finalmente degli investimenti che non sono strategici».
Formigoni ha citato, in particolare, le ipotesi di dismissioni del patrimonio immobiliare per un valore di «centinaia di miliardi» o di aziende come «le Poste, la stessa Rai». Quello che più conta, a suo parere, è però il «segnale politico: lo Stato innanzitutto dimagrisce se stesso e poi chiede un contributo ai cittadini, un contributo che sarebbe minore. Se si fa così, non è necessaria alcuna patrimoniale nel senso di un intervento massiccio e pesante su chiunque possegga un patrimonio anche di piccola entità».

Da Laboccetta e Mazzocchi proposta di condono fiscale - I deputati del PDL Antonio Mazzocchi, Questore della Camera, e Amedeo Laboccetta, membro della Commissione Bilancio a Montecitorio, hanno elaborato una proposta di condono fiscale con la quale si porterebbero nelle casse dello Stato almeno 35 miliardi di euro. «Il ricavato potrà essere utilizzato - hanno spiegato Mazzocchi e Laboccetta - per finanziare provvedimenti a favore delle famiglie numerose, per alleggerire il contributo di solidarietà e per rafforzare mezzi e personale per combattere con maggiore efficienza l'evasione e l'elusione fiscale».
«Nell'attuale momento congiunturale sono centinaia di migliaia le aziende commerciali ed artigiane che sopravvivono in condizioni di difficoltà, come confermano i dati delle maggiori confederazioni di settore, e che potrebbero chiudere i battenti con forti ripercussioni sociali - hanno sottolineato i deputati -. Queste preoccupazioni ci sono state ribadite nel corso degli incontri che abbiamo avuto con Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, CNA e CASA».
«La nostra proposta, inviata al Segretario del PDL Angelino Alfano e ai capigruppo di Camera e Senato Cicchitto e Gasparri, prevede anche l'inasprimento delle pene per gli evasori e l'abbassamento della soglia di punibilità penale. Attualmente - hanno spiegato - le manette per gli evasori scattano in caso di evasione superiore a 100.000 euro e la pena va da 1 a 3 anni di reclusione: proponiamo di ridurre questa soglia a ¤ 50.000 e di aumentare la pena prevedendo il carcere da 2 a 5 anni» hanno concluso i due parlamentari».

Belisario: «Aumento dell'Iva solo sui beni di lusso» - «Un aumento dell'Iva è ipotizzabile solo se riguarda i beni di lusso: altrimenti, si tratterebbe di una misura che colpisce tutti allo stesso modo incidendo negativamente sui consumi e i redditi più bassi». Così il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario.
Per il parlamentare «Se ci dev'essere una maggiorazione, va prevista per chi può permettersi un'aliquota più elevata. Ma ciò che serve davvero è una serie di misure per contrastare l'evasione fiscale e gli sprechi di denaro pubblico, è questa la vera priorità».
«Per tale ragione - ha aggiunto - proponiamo un contributo di solidarietà per i capitali scudati e misure più rigide contro chi non paga le tasse a danno dei cittadini onesti. A che serve aumentare l'Iva se poi non si persegue chi può evaderla? Nella manovra mancano criteri di giustizia sociale, si chiedono insostenibili sacrifici a tutti senza eliminare capitoli di spesa dispendiosi, a partire dalle Province, né prevedere un aumento delle entrate con un giro di vite sulle transazioni illecite. Il Governo - ha sottolineato - accetti queste correzioni per colpire truffatori e privilegiati, dimostrando concretamente di voler accogliere l'appello di Napolitano. Così com'è - ha concluso Belisario - la manovra è iniqua e depressiva, piena solo di tagli e vessazioni».