Il Governo tra il rebus Lega e le convergenze coi centristi
Si studia un aumento dell'Iva al posto della supertassa. Il leader dei «frondisti» Crosetto: «No a ribaltoni». Il partito del premier strizza l'occhio al Terzo Polo
ROMA - La manovra economica muove i primi passi in Senato, ma la maggioranza ancora fatica a trovare una quadra sugli emendamenti da presentare, tanto che il termine per la presentazione in commissione slitta a lunedì prossimo. In particolare, è alta tensione tra Pdl e Lega, dopo la chiusura del Carroccio a qualsiasi ipotesi di modifica delle pensioni, argomento che invece non è tramontato dall'orizzonte delle idee anti-crisi del Pdl. Domani il segretario Angelino Alfano, dopo aver avuto incontri e contatti con le diverse sensibilità del partito, ne discuterà con il direttivo del Pdl, sede alla quale pure i 'frondisti' di Guido Crosetto rinviano la ricerca di una sintesi unitaria. Nel frattempo, in attesa dell'incontro di chiarimento tra Berlusconi e Bossi probabilmente lunedì prossimo ad Arcore, il Pdl usa le sue 'armi di pressione' nei confronti del Carroccio.
Il partito del premier strizza l'occhio al Terzo Polo, in particolare all'Udc di Casini con il quale le distanze si sono accorciate in nome dell'inserimento del quoziente familiare in manovra e dell'innalzamento a quota 150mila euro della soglia sulla quale applicare il contributo di solidarietà. Ma nelle ultime ore si sta valutando anche l'ipotesi di eliminare del tutto la 'supertassa' sostituendola con un aumento dell'Iva, sul quale tra l'altro si ritrova anche Casini, già vicino a molte anime del Pdl sull'innalzamento dell'età pensionabile. Ecco perchè il presidente del Senato Renato Schifani oggi avverte che «esamineremo nel merito le proposte, non ne guarderemo la paternità». In commissione oggi è già andata in scena una prima prova di convergenza del Terzo polo con la maggioranza sulle norme della manovra in fatto di contrattazione aziendale. Ma fino a che punto il premier è disposto a spingersi per non sottostare ai dictat leghisti e accreditarsi al Colle, come ha fatto ieri con la nota 'anti-padana' sulla indivisibilità dell'Italia? In altre parole: è possibile che l'emergenza economica crei convergenze diverse in Parlamento non coincidenti con gli attuali schieramenti di maggioranza e opposizione?
Parlando a TM News, Crosetto esclude qualsiasi ipotesi di «ribaltone» per uscire dal rebus manovra, con l'Udc al posto del Carroccio, per intendersi. «Qualsiasi proposta che venga approvata con i voti del Terzo Polo deve essere appoggiata anche dalla Lega, questa è la condizione di base: la coalizione Pdl-Lega va salvaguardata - dice il sottosegretario - anche perchè sennò cadrebbe il governo e sarebbe peggio...». Intanto, il capogruppo della Lega al Senato Federico Bricolo fa sapere che le proposte del Carroccio si concentreranno su: «tasse per chi si è arricchito senza pagarle», alludendo a una imposta sui grandi patrimoni, e «norme a favore degli enti locali». Escluse, naturalmente, le pensioni.
Famiglia Cristiana polemica - L'editoriale di Famiglia Cristiana, che accusa il governo di agire da «serial killer» contro i bilanci delle famiglie, aggiunge benzina al fuoco delle polemiche. Non a caso il primo a reagire è il senatore della Lega, Stiffoni: «Se continuano a giocare sporco, allora penseremo davvero a tassare i patrimoni ecclesiastici». L'attesa adesso è per giovedì, quando il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli parlerà al meeting di Comunione e liberazione in corso a Rimini.