26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Tensioni nel Pdl in attesa del discorso di Bossi

Crosetto: «Aumentare l'IVA e tagliare il contributo di solidarietà»

Formigoni: «Sveglia Pdl, è l'ora del partito anti-tasse». Sacconi: «La manovra si può rivedere ma la Sinistra ci aiuti sui tagli». Lupi: «Di buon senso la proposta Pd su capitali rientrati»

ROMA - Aumentare l'Iva di un punto, aumentare l'età pensionabile e tagliare il contributo di solidarietà. E' la ricetta di Guido Crosetto (Pdl), sottosegretario alla Difesa e capofila della «fronda» alla manovra appena approvata dal Consiglio dei ministri.
«Invece della tassa di solidarietà ha più senso intervenire sull'età pensionabile, con un drastico innalzamento. Per ripartire equamente sacrifici. Non considero un tabù tagliare le pensioni eccezionalmente superiori alla media», afferma Crosetto intervistato da Repubblica. Quanto all'Iva, Crosetto propone l'innalzamento «di un punto in più, avrebbe un'incidenza meno depressiva dei tagli sulle buste paga».
«Qui - afferma Crosetto - nessuno di noi vuole creare problemi. Chiedere un dibattito interno non è una cosa stravolgente».

Formigoni: «Sveglia Pdl, è l'ora del partito anti-tasse» - La manovra aggiuntiva «non va per niente bene. Va corretta radicalmente», secondo il governatore della Lombardia Roberto Formigoni (Pdl), che, in un'intervista a Libero, afferma: «L'Italia soffre un'evasione fiscale straordinaria, è lì che bisogna andare a colpire, anche prevedendo pene molto serie. Ma bisogna puntare sugli evasori totali e non fare le pulci a chi paga già 50mila euro di tasse, come è stato fatto in questi anni. Poi servono anche dismissioni, vendite, liberalizzazioni: questo è il programma del partito anti-tasse che il Pdl deve tornare ad essere».
Formigoni racconta di un colloquio con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Venerdì dopo l'incontro con le Regioni, mentre me ne stavo andando, lui mi ha raggiunto e a me e a un paio di colleghi che erano lì con me ha detto: Avete ragione, quello che si chiede alle Regioni è troppo, ma io mi impegno con voi a cambiare questo decreto». A cosa alludeva?
«Non è un mistero che stia puntando sull'aumento dell'Iva all'1 per cento».

Sacconi: «La manovra si può rivedere ma la Sinistra ci aiuti sui tagli» - Sul «contributo di solidarietà» introdotta dalla manovra economica «siamo aperti alla discussione, ma la sinistra non cerchi di sostituire tagli con tasse, bensì tasse con tagli ulteriori della spesa pubblica». Lo afferma il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.
«Noi abbiamo tagliato le spese di ministeri, Regioni, Province, Comuni ed enti vari, ma siamo aperti a fare ancora di più», afferma Sacconi in un'intervista al 'Corriere della sera'. «Se riduciamo i costi fissi delle funzioni pubbliche possiamo recuperare risorse per rivedere la componente fiscale. La sinistra è pronta a partecipare alla gara virtuosa tra chi taglia di più le spese?».
«Solo la sovrattassa - afferma ancora Sacconi - è una misura opinabile e per certi versi contraddittoria con il nostro percorso, ma temporanea. Va letta peraltro bene perché estende ai lavoratori del privato il prelievo già effettuato su quelli pubblici con in più la deducibilità. Per chi ha un reddito di 150 mila euro, dedotte le tasse, sono circa 2 mila euro all'anno. Ma per tutto il resto abbiamo tenuto fede alla nostra linea: meno Stato e più società. Col corollario: meno legge e più contratto».

Lupi: «Di buon senso la proposta Pd su capitali rientrati» - «Io, come molti altri nel Pdl, mi auguro che il contributo di solidarietà possa essere profondamente rivisto»: lo afferma Maurizio Lupi, Pdl, vicepresidente della Camera. «Io penso sia stato un errore rinunciare alla possibilità di intervenire sulle pensioni o ritoccare l'Iva».
«La manovra certamente non potrà né dovrà essere stravolta», afferma Lupi in un'intervista al 'Corriere della sera'. «E dovrà essere approvata in tempi certi e rapidi. Ma uno dei dati positivi è che segna decisamente il ritorno a una guida forte e politica da parte del Presidente del Consiglio. E dunque il ministro dell'Economia resta importante, ma è un ministro di governo guidato dal premier».
«Devo dire - afferma Lupi - che sul tema della lotta all'evasione, la proposta del Pd di un prelievo una tantum sui capitali che sono rientrati grazie allo scudo fiscale mi pare di buon senso».

Calderoli: «Tutto si può rivedere ma evitiamo il default» - «Tutto si può rivedere ma a saldi invariati. E senza smontare il testo, altrimenti rischiamo il default». Lo afferma a proposito della manovra economica aggiuntiva Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione normativa.
«Forse a questo governo fa bene l'emergenza, quando non c'è si fa male da solo ma quando arrivano le difficoltà è compatto», afferma l'esponente leghista. «Certo a settembre sulla Libia non si rivota». «Noi - prosegue Calderoli - abbiamo ascoltato tutti.
Ma chi governa deve essere il punto di bilanciamento rispetto agli interessi, anche legittimi, delle varie categorie. E ci siamo mossi mettendo in opera la ricetta europea. Ma il farmaco per la cura lo abbiamo scelto noi. Un provvedimento sull'Iva può essere anche auspicabile, all'interno della riforma fiscale, ma non per finanziare o ridurre i tagli nella spesa pubblica. Perché se uno aumenta la pressione fiscale indiretta non solo rianima l'inflazione ma riduce pure i consumi.«
«Tra me e Maroni - risponde Calderoli ad una domanda sull'ipotesi di attriti tra i due esponenti del Carroccio - c'è stato un attrito, ma nel '94. Da allora niente più. Siamo assolutamente complementari. Lui ha una marcia in più sull'analisi politica, io mi riconosco una marcia in più sul fronte organizzativo e nei complessivi rapporti tra coordinamento e governo. Non a caso ci sentiamo tutti i giorni».

Maroni: «Azzerare i tagli ai comuni» - «Penso che il Parlamento debba fare uno sforzo per garantire ai Comuni un 'taglio dei tagli' previsti dalla manovra». Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso della Conferenza stampa di ferragosto al Viminale. Il decreto sulla manovra prevede tagli ai Comuni per 1,6 miliardi di euro, ha ricordato Maroni.
«Io guardo con attenzione anche le proposte dell'opposizione» ha detto il ministro con riferimento all'aumento dell'Iva e alla tassazione dei cosiddetti capitali scudati. «Mi auguro che il Parlamento possa azzerare i tagli ai Comuni, fatti salvi i saldi complessivi».
«Il taglio delle province, previsto nella manovra del Governo porta con sè una diminuzione delle prefetture ma non una diminuzione della presenza delle forze dell'ordine sul territorio».
«Ho fatto già presente che il settore della sicurezza non potrà sopportare tagli. E' una richiesta specifica che ho fatto al presidente Berlusconi e sono certo che ne terrà conto».
Il presidente del consiglio, ha aggiunto Maroni, «deciderà con un suo provvedimento, un dpcm, su quali settori tagliare per quanto riguarda i ministeri».

Romani: «Pronti a modifiche su Iva e super-prelievo» - «In Parlamento si verificherà, nella disponibilità del Governo alla discussione, se invece di ciò che è stato deciso dal governo stesso, quali possano essere altri meccanismi di reperimento risorse, ad esempio qualcuno propone l'aumento dell'Iva dell'1%». Lo dichiara in merito alla manovra aggiuntiva il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani.
«L'importante - afferma Romani in un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it - è che qualsivoglia sia la soluzione non vada a deprimere né i consumi né le risorse destinate agli investimenti. Fermo restando che questa è sicuramente una manovra dura, importante e per certi versi dolorosa». Quindi quello che è stato definito il super-prelievo potrebbe essere cancellato o modificato? «Il super-prelievo partiva da una considerazione: che la platea era abbastanza ampia. Sicuramente è vero quello che si dice e cioè che si va a colpire una fascia di reddito che già paga le tasse in una misura molto importante».

Rotondi: «Continui il dialogo tra maggioranza e opposizione» - «Una manovra necessaria e fondamentale per il futuro del sistema-Paese. E' importante ora che continui in maniera concreta e senza cedimenti il confronto tra maggioranza e opposizione». Lo dichiara in una nota il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco.

Zaia: «Si dovrebbero fare le barricate» - «Contro questa manovra si dovrebbero fare le barricate, spero ancora che possa cambiare»: lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in un'intervista al Gazzettino. «Ma - prosegue l'esponente leghista - sarà anche una straordinaria occasione per rifondare il sistema: basta oboli e spese inutili, al Veneto serve un bilancio di salute pubblica».