Difesa: La marina italiana estranea al mancato soccorso
Abrate chiede alla Nato maggior sensibilità sull'aspetto umanitario
ROMA - Lo Stato Maggiore della Difesa, in merito al «presunto mancato soccorso da parte della NATO ad un battello con civili in fuga dalla Libia», rende noto che il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, dopo aver sentito i vertici nazionali della Marina Militare che hanno escluso qualsiasi coinvolgimento nella vicenda da parte delle Unità italiane, ha avuto contatti sia con il Chairman della NATO Ammiraglio Gianpaolo Di Paola, sia con il Comandante dell'Operazione Unified Protector, Tenente Generale Charles Bouchard, per un'azione di sensibilizzazione sull'aspetto umanitario delle operazioni in atto.
Il Generale Abrate specifica che in caso di richiesta di soccorso, le unità navali nazionali, come quelle di tutte le altre nazioni, agiscono in maniera tempestiva in aderenza agli accordi internazionali e al codice della navigazione, con esplicito riferimento alla salvaguardia della vita umana in mare.
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