20 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Commemorazione strage di Bologna

Napolitano: Impegnarsi contro i rigurgiti d'intolleranza

Giovanardi: «Basta menzogne staliniste su segreto di Stato». Diliberto: «Assenza Governo è un oltraggio alle vittime». Gasparri: «Famiglia cristiana» non menta su segreto di Stato

ROMA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, un sentito messaggio: «La città di Bologna ricorda oggi con immutato dolore il criminale attentato della stazione ferroviaria che trentuno anni fa costò la vita a ottantacinque persone e segnò indelebilmente, nel fisico e nell'animo, quella di tante altre e dei famigliari tutti».

Il messaggio - «Il ricordo di quella strage - scrive Napolitano - è scolpito nella coscienza della Nazione e sollecita ogni giorno l'impegno civile della intera collettività nel prevenire qualsiasi rigurgito di intolleranza e di violenza e nel difendere e consolidare i valori fondanti della nostra democrazia».
«Merita perciò gratitudine e apprezzamento la passione civile con la quale l'associazione da lei presieduta si batte per l'ulteriore accertamento della verità storica e processuale su quel barbaro e folle episodio di terrorismo eversivo, mantenendone immutata la memoria e diffondendo, specie nelle generazioni più giovani, la cultura della convivenza pacifica e della consapevole partecipazione all'esercizio dei diritti politici e civili. Nel commosso ricordo di quel tragico giorno - si legge al termine della missiva del presidente Napolitano - esprimo a lei e a tutti i famigliari delle vittime la mia affettuosa vicinanza e i sentimenti di partecipe solidarietà dell'intero Paese».

Gasparri: «Famiglia cristiana» non menta su segreto di Stato - «L'anniversario della strage di Bologna deve servire a condannare ogni forma di terrorismo e di violenza ed a onorare le vittime di quell'orribile attentato. Ha ragione il sottosegretario Giovanardi. Non può essere utilizzata per diffondere menzogne». Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. «Non c'è nessun segreto di Stato sulle vicende della strage di Bologna e - conclude Gasparri in una nota - lo dovrebbero sapere coloro che continuano a denunciare questo fatto, mentendo spudoratamente. Che lo faccia anche Famiglia Cristiana è gravissimo. Animare odi, seminando bugie, è un peccato di cui ci si dovrebbe vergognare».

Diliberto: Assenza Governo è un oltraggio alle vittime - L'assenza del Governo dalla cerimonia in ricordo della strage di Bologna «è di una gravità inaudita, un oltraggio alle vittime e alle famiglie». Lo dichiara in una nota Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci-Federazione della Sinistra.
«La sensazione di abbandono, di cinismo, di mancanza di rispetto per i morti e per i loro cari che da anni chiedono verità, è l'ennesima conferma - accusa il dirigente comunista - di un governo incivile, indegno di governare il Paese. Alle famiglie noi ci stringiamo, al loro desiderio sacrosanto di conoscere la verità, alla tenacia con cui mantengono vivo il ricordo dei loro morti. Siamo e saremo sempre al loro fianco, convinti - conclude - che ce la faranno, che il loro testardo amore vincerà sull'indifferenza e porterà presto alla verità».

Giovanardi: Basta menzogne staliniste su segreto Stato - «E' sconvolgente che il sindaco di Bologna e autorevoli parlamentari continuino, o in malafede o per ignoranza, a far finta di non sapere che sulla strage della stazione di Bologna nessun Presidente del Consiglio ha mai opposto il Segreto di Stato e nessun Presidente lo ha mai confermato, come sanno gli onorevoli Prodi, Amato e D'Alema, perché in base al comma 2 dell'art. 39 della l. 124/2007, che ha confermato disposizioni precedenti, sui reati di strage, il segreto di Stato non può essere opposto». E' quanto dichiara il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.
«Ma evidentemente, nella continuazione della peggiore tradizione stalinista, pur di aggredire gli avversari politici, a Bologna si ripetono ogni anno vergognose menzogne che il Governo ha fatto bene a non avallare con la sua presenza», conclude Giovanardi.

Galletti (Udc): Giusto commemorare ma non basta - «La strage che trentuno anni fa si è compiuta nella stazione ferroviaria di Bologna è una ferita ancora aperta. Commemorare è giusto e doveroso, ma di certo non basta per rimarginarla, almeno fin quando non sarà fatta piena luce. Politica e istituzioni hanno il dovere di non dimenticare lo strazio delle famiglie coinvolte da quel '2 agosto' che, spazzando via in un attimo la vita dei propri cari, ha distrutto per sempre la loro». Lo dichiara in una nota il vice presidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti.