29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Crisi economica

Casini: Rispondere all'appello del Colle, serve nuova coesione

«Ci vogliono altre misure, già ad agosto. Distanza surreale tra i problemi del Paese e temi in discussione»

ROMA - L'appello di Giorgio Napolitano alla politica va «raccolto», i dati dello Svimez mostrano una situazione drammatica al Mezzogiorno e i mercati danno un giudizio negativo sul Governo. Il leader Udc Pier Ferdinando Casini, incontrando i giornalisti, ha lanciato un appello al Governo affinché metta in campo ulteriori misure già ad agosto. Provvedimenti che, ha assicurato, dovrebbero dare luogo a nuovi momenti di «coesione nazionale» come già si è verificato sulla manovra.

«I mercati - ha detto Casini - ci dicono che non si sta muovendo solo la speculazione finanziaria, anche gli investitori stanno dando segnali di sfiducia sull'Italia».
Di fronte a questa situazione, ha aggiunto, «quest'anno non si può pensare ad una chiusura del Parlamento in termini tradizionali, se il Governo ha qualche provvedimento da proporre è bene che il Parlamento rimanga aperto. Se ci sono misure da presentare, l'opposizione deve essere sempre presente».

E quando i cronisti hanno ricordato che il Pd, durante l'approvazione della Finanziaria, aveva dichiarato che «la responsabilità finisce qui», Casini ha risposto: «Non ci può essere un'ultima volta, quando il Paese chiede responsabilità, l'ultima volta non esiste. Sarebbe bello che non ce ne fosse bisogno, ma le cose stanno così». Certo, ha precisato Casini, la «coesione nazionale» e il «dialogo» non si fanno sui temi su cui sembra concentrato il Governo: «Abbiamo obbligato il capo dello Stato ad intervenire su cose surreali, come i ministeri a Monza o il processo lungo... Noi siamo disponibili a dialogare, ma su cose concrete, non sul processo lungo». Bisogna intervenire subito, ha insistito, perché «senza provvedimenti sulla crescita anche la manovra che è stata approvata non sarà sufficiente». Spetta però al Governo presentare proposte, «loro hanno elementi di conoscenza sui conti pubblici che noi all'opposizione non abbiamo».

Ciò che è grave, ha aggiunto, è la «distanza surreale tra i problemi veri del Paese e le cose di cui ci stiamo occupando, del tutto inutili». Sottovalutare ciò che accade, magari attribuendo tutto alla speculazione contro l'euro, sarebbe sbagliato: «Se ci sono iniziative da assumere, vanno assunte rapidamente, già quest'estate. Siamo ben oltre l'attacco all'euro, i mercati stanno dimostrando sfiducia verso il nostro Governo, verso la situazione economica del nostro Paese. E i dati dello Svimez dicono che due giovani su tre al Sud sono disoccupati. E' molto grave che invece stiamo qui a parlare di processi brevi o lunghi o del trasferimento dei ministeri». Casini ha ricordato anche il documento delle parti sociali: «Hanno chiesto provvedimenti per la crescita. Serve un grande sforzo di coesione nazionale, già in questo mese di agosto. Il problema dell'Italia non si risolve con la richiesta di dimissioni di un ministro, piuttosto che di un altro. Qui rischiamo di passare un'estate drammatica».