Bossi convoca i suoi, oggi il consiglio federale
Probabile confronto anche su Napolitano e caso Rizzi
MILANO - Sarà una riunione del Consiglio federale incentrata su questioni interne della Lega, quella di oggi in via Bellerio. All'ordine del giorno, in apertura, le «comunicazioni del segretario», la ratifica delle decisioni delle singole segreterie nazionali, tra cui i congressi locali del Carroccio, la fissazione delle date della Festa dei Popoli padani, la kermesse leghista che si snoda tutti gli anni da Monviso a Venezia, a settembre.
Sul piano più strettamente politico, è scontato il confronto sullo stop di Napolitano al decentramento dei ministeri, anche se difficilmente verranno incrinati i rapporti col Quirinale, finora «coccolato» dai vertici leghisti, che sin dall'inizio del settennato hanno coltivato ottime relazioni con il presidente della Repubblica, considerato un fondamentale alleato per il federalismo. Ci ha pensato il «capo», Bossi in persona, infatti, ad assicurare subito che il rapporto tra la Lega e il Presidente «non si romperà per questa storia», correggendo così il tiro dopo le dure parole dell'europarlamentare leghista Matteo Salvini, secondo cui «Napolitano difende il vecchio».
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