20 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Politica & Giustizia

Schifani: Con il voto segreto su Papa e Tedesco ha prevalso la coscienza

Il Presidente del Senato: «Il rischio è che il voto sia politico, non basato sulle carte»

ROMA - Con il voto segreto sulle autorizzazioni all'arreso di Alfonso Papa e di Alberto Tedesco «voglio pensare che abbia prevalso la scelta della propria coscienza e non quella politica». E' quanto ha osservato il presidente del Senato Renato Schifani, nel corso dell'incontro con la stampa parlamentare per la consegna del Ventaglio.

In casi simili, ha notato Schifani, «mi pongo un interrogativo», e cioè «quante volte i parlamentari hanno la possibilità di valutare, anche a causa della loro preparazione specifica, se dalle carte emerga il fumus persecutionis. Spesso devono fidarsi delle relazioni dei loro colleghi. E il rischio è che il voto sia politico e non di coscienza». Detto questo, «ho rispettato gli ultimi due voti, anche se disarticolati, perchè voglio pensare che nel voto segreto abbia prevalso la scelta della propria coscienza e non quella politica», visto che il voto segreto «permette la massima libertà, non è certo un modo per nascondersi».