29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Inchiesta P4

Alfano: Voto su Papa non c'entra con la tenuta del Governo

«Caso specifico, decisione di coscienza. Noi con la prua al 2013»

ROMA - Il voto di ieri che ha dato il via libera all'arresto del deputato del Pdl Alfonso Papa, coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P4, non toccherà gli equilibri della maggioranza e del Governo. Se n'è detto convinto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, segretario del Pdl, che ha risposto al Quirinale alle domande dei cronisti al termine della cerimonia di saluto ai magistrati in tirocinio.

«VOTO DI COSCIENZA» - «Ciò che politicamente rileva - ha affermato - è che tra il voto di coscienza di ieri sulla libertà personale di un deputato e la fiducia al Governo non c'è nessun nesso». Il ministro ha osservato che «ieri ci sono stati due voti differenziati fra Camera e Senato, quando intervengono giudizi di coscienza ci possono essere valutazioni differenti».
Quanto alla maggioranza, «noi - ha osservato Alfano - abbiamo retto più volte a voti di fiducia palesi e ad altre votazioni delicate a scrutinio segreto in questi anni e in questi mesi. Ieri si trattava di un caso delicato e specifico». E in ogni caso, «abbiamo la prua orientata al 2013 e non ci spostiamo da quella rotta».