29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Cronaca

Artigiano ucciso a Luzzara, il cognato ha confessato

Zanetti ha freddato Moretti con due colpi di fucile

LUZZARA - A uccidere Rodolfo Moretti, l'operaio di 44 anni trovato ieri sera di fianco alla sua auto parcheggiata vicino all'ingresso di una porcilaia a Luzzara nel reggiano, è stato il cognato Matteo Zanetti di 43 anni. Dopo cinque ore di interrogatorio, l'uomo ha confessato ai carabinieri di Guastalla di aver freddato il parente con due colpi di fucile.

L'operaio ucciso ieri sera era già sfuggito un anno e mezzo fa a un complotto architettato dalla moglie, Roberta Franchi, dalla figlia Ylenia e da un amico di quest'ultima. I tre - per i quali ancora non c'è stata sentenza - sono accusati di tentato omicidio e sono attualmente agli arresti domiciliari. Questa volta, invece, a tendere l'agguato a Moretti è stato un altro parente, Zanetti appunto, che abita a Gazzoldo degli Ippoliti, nel mantovano. Come ha riferito in mattinata il sostituto procuratore Luciano Padula, il cognato della vittima si è recato presso la porcilaia dove lavorava Moretti, con un fucile da caccia regolarmente denunciato.