19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Manovra finanziaria

Il Governo apre alle opposizioni ma è pronto alla fiducia

E la «Stampa» di Torino sollecita il Premier: «Il silenzio di ieri destabilizzante»

ROMA - Aperti al confronto con le opposizioni ma anche a porre la fiducia sulla manovra, se necessario. Questa la linea del Governo per dare un segnale forte ai mercati a fronte dell'attacco speculativo contro l'Italia. Situazione sulla quale tace ancora Silvio Berlusconi, un silenzio che la Stampa di Torino invita a rompere.

L'obiettivo primario è chiudere in fretta, e sull'accelerazione punta anche l'opposizione. Si capirà oggi in capigruppo a Palazzo Madama quanto forte sia, in ogni caso - spiega a Repubblica il ministro degli Esteri, Franco Frattini, bisogna fare «in fretta perché il tempo gioca contro di noi». La carta della fiducia resta: «può servire vista la rapidità con cui dobbiamo rispondere ai mercati, ma l'importante è che in Senato ci sia una considerazione e accordo sugli emendamenti dell'opposizione. Se poi ci dovesse essere ostruzionismo allora potrebbe servire accorciare i tempi». Dice Maurizio Sacconi, ministro del Welfare, al Messaggero: «valuteremo» le proposte delle opposizioni, «si tratta di capire» se «saranno fatte per mera testimonianza o se invece avranno un contenuto responsabile», l'importante «è che la manovra sia approvata rapidamente».

Ancora silenzio per il Premier, che dal giorno della sentenza d'appello sul risarcimento alla Cir per il Lodo Mondadori non parla. Silenzio, scrive la Stampa in prima pagina, «pesante, incomprensibile, destabilizzante» e «le ultime parole del premier raccolte all'estero (e rilanciate dai grandi giornali internazionali come segnale negativo) risalgono alla settimana scorsa ed erano critiche rivolte al ministro Tremonti garante» della «manovra». «Non c'è tempo da perdere - si legge ancora: mai come ora l'Italia deve dare un segnale forte e condiviso tra maggioranza e opposizione e far sentire una voce autorevole e convincente».