Papa: Io pedinato per mesi, da Pm volontà morbosa
«I miei amici, parenti e collaboratori illecitamente intercettati»
ROMA - «Dagli atti d'indagine emerge che Papa è stato per mesi pedinato e fotografato, non solo conoscendo la sua qualifica di parlamentare ma probabilmente proprio a tal fine alla ricerca di condotte penalmente rilevanti e quindi alla ricerca non di prove ma di reati». Lo scrive lo stesso Alfonso Papa, il deputato del Pdl coinvolto nell'inchiesta sulla P4, nella memoria difensiva depositata in Giunta per le Autorizzazioni dove questa mattina è stato ascoltato nell'ambito dell'esame della richiesta di arresto nei suoi confronti.
«VOLONTÀ MORBOSA DEI PM» - «A parte l'illegittimità di tale condotta investigativa che integra, essa sì, una condotta penalmente rilevante - osserva Papa - non può non ricordarsi che il pedinamento e la ripresa fotografica di un parlamentare sia di per sé equivalente all'intercettazione e come tale proibita». Inoltre, secondo Papa, «tale comportamento tradisce una volontà morbosa e persecutoria di carpire immagini e violare la privacy facendo spregio delle prerogative parlamentari».
Il deputato del Pdl ricorda che «le intercettazioni sono già state bocciate dal gip quanto a genuinità e utilizzabilità mentre poi vi sono state intercettazioni indirette attuate intercettando illecitamente più di cento utenze di amici, parenti, colleghi e collaboratori di Papa».