28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Vietti: «Rischio per il sistema»

Su norma «lodo» l'allarme del Csm, restano dubbi Colle

Il Presidente Napolitano: «Nostre determinazioni quando sarà momento»

ROMA - La norma 'Lodo', che prevista nella manovra consentirebbe di stoppare i risarcimenti in appello oltre i 10 milioni incidendo così sul caso Mondadori, rischia di stravolgere il sistema. E' l'allarme lanciato dal vice presidente del Csm, Michele Vietti. Il testo è all'esame del Colle, che sta valutando l'intero Dl sulla manovra, e restano i dubbi. Ma sulla manovra per ora il Presidente Napolitano non si pronuncia.

NAPOLITANO «PERPLESSO» - «Non dico nulla. Sulla manovra, quando sarà il momento conoscerete le nostre determinazioni», ha detto il Capo dello Stato interpellato dai cronisti. Ma la norma «Lodo» solleverebbe più perplessità e il Colle potrebbe bocciarla, chiedendo poi a Palazzo Chigi di modificare il testo della manovra. Intanto lancia l'allarme il vice presidente del Csm Vietti, per il quale modificare il principio dell'esecutività della sentenza in appello «significherebbe rischiare di stravolgere il sistema: credo che convenga non farlo per non violare il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Si creerebbe - conclude il vicepresidente dell'organo di autogoverno della magistratura - una disparità fra chi è in grado di pagare la cauzione (necessaria per richiedere la sospensione dell'esecutività della sentenza, ndr) e chi non lo è».

FRATTINI - Per il Governo parla il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ammette come sulla norma non ci sia stata «discussione approfondita» in Consiglio dei ministri, ma che comunque si tratterebbe di una «norma di ordine generale e non particolare» che recepisce «un principio che già esiste nel codice civile».

BINDI - Dura l'opposizione. Per il segretario del Pd Bersani la norma sarebbe «un insulto» al Parlamento, e Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea del partito, parla di testo «aberrante» sul quale i democratici sono pronti alle barricate. Bindi chiede alla Lega di pronunciarsi, ma per ora dal Carroccio è silenzio: della norma 'Lodo' nessun accenno, nemmeno nelle pagine della Padania.