20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Inchiesta P4

Riunione Pdl sul caso Papa, il deputato: Non mi dimetto

Sisto: «Spiegheremo che c'è fumus, poi ognuno decide autonomamente»

ROMA - La richiesta di arresto di Alfonso Papa, il deputato del Pdl coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P4, sarà il piatto forte della prima riunione del gruppo del Pdl alla Camera con il neo segretario politico Angelino Alfano, ministro della Giustizia ancora in carica: l'assemblea pidiellina, cui parteciperà anche il premier Silvio Berlusconi, si terrà domani, alla vigilia dell'audizione in Giunta per le Autorizzazioni di Papa che oggi, in un'intervista al Corriere, assicura: «Io sono sereno. Io, in questa tragica vicenda, sono la vittima» e mercoledì «avrò finalmente la possibilità di ristabilire la verità».

Il deputato del Pdl chiarisce pure che non ha alcuna intenzione di lasciare il suo seggio a Montecitorio come qualcuno avrebbe voluto per togliere le castagne dal fuoco al «partito degli onesti» che il neo segretario ha lanciato venerdì scorso al Consiglio nazionale: «Io alla Lega e a tutti gli altri non chiedo alcuna difesa di casta. Io chiedo soltanto di essere ascoltato. Poi spero che tutte le mie parole siano verificate. A quel punto, quando tutto questo sarà accaduto, tutti potranno agire, e votare, secondo coscienza». La vicenda agita non poco il Pdl perché la proposta del relatore Francesco Paolo Sisto di negare l'autorizzazione alla custodia cautelare in carcere rischia di non avere i numeri in Giunta dove la prossima settimana, entro il 15 luglio, si andrà al voto: sulla carta la maggioranza può contare su 11 voti (7 Pdl, 2 Lega, un responsabile, un deputato del gruppo Misto) contro 10 dell'opposizione (2 Fli, un Idv, 5 Pd e 2 Udc) ma il Carroccio per bocca del suo leader Umberto Bossi il 29 giugno scorso ha dichiarato: «Penso voteremo sì all'arresto». Un voto quello dei membri leghisti della Giunta Paolini e Follegot che ribalterebbe la situazione dando il primo via libera all'arresto.

Ancora più incognite peseranno poi sul voto che l'Aula sarà chiamata a esprimere sul parere della Giunta: il voto può essere, a richiesta, segreto ma nel Pdl c'è già chi ha dichiarato pubblicamente di essere a favore dell'arresto di Papa. Santo Versace ad esempio. Mentre il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha sottolineato che sulla questione «non c'è alcun vincolo di maggioranza». E non è escluso infatti che domani, nel corso dell'assemblea dei deputati del Pdl, venga messa sul tavolo l'ipotesi di lasciare libertà di coscienza: «Nessuno può dare una linea - spiega Sisto raggiunto al telefono - i deputati verranno dettagliatamente informati sulla vicenda, senza le informazioni deviate fornite sulla stampa in questi giorni. Cercheremo di dare chiarimenti e motivazioni corrette in modo che poi ciascuno possa decidere in modo autonomo». Sisto ribadisce che nei confronti di Papa c'è «fumus persecutionis derivante dal fatto che si tratta di un parlamentare». E poi, aggiunge, «anche la richiesta di arresto in carcere lascia perplessi».