26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Inchiesta P4

Lepore: Indigna il contenuto delle intercettazioni, non la diffusione

Il Procuratore capo di Napoli: «La gente si arrabbi per questo, non delegittimare i Magistrati»

NAPOLI - «Una cosa grave e che mi preoccupa è che la gente si sgomenta e si arrabbia per la diffusione delle intercettazioni, ma non per il contenuto delle stesse. Questo è molto grave». Lo ha detto il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore, intervenuto oggi a 24 Mattino su Radio 24, per parlare dell'inchiesta P4.

«NON CERCHIAMO PUBBLICITÀ» - «Io vorrei vedere un po' di indignazione per i contenuti - ha aggiunto Lepore - invece si cerca di delegittimare i Magistrati dicendo che cerchiamo pubblicità, il che non è vero. I fatti venuti fuori attraverso le intercettazioni non sono solo gossip, che peraltro noi vorremmo evitare, ma la legge ci impone di depositare tutti gli atti, con gli allegati».
Il procuratore ha confermato, come scritto nelle carte, di avere partecipato a un pranzo con uno degli indagati, l'ex pm Alfonso Papa: «Eravamo a casa di amici e c'era anche il dottor Papa, collega che conosco da anni. Dovetti andare pur sapendo già dell'inchiesta perché la mia assenza poteva insospettirlo. Ma era un pranzo con 40 persone, tutti amici, non personaggi particolari. C'è qualcuno che ha riferito questo episodio che non ha alcuna rilevanza».