Pdl-Lega: Sedi operative dei Ministeri, no a costi aggiuntivi
Nel rispetto di Roma capitale. Depositato ordine del giorno dalla maggioranza
ROMA - I ministeri, nella loro autonomia ma nel rispetto di quanto previsto dalla Costituzione su Roma Capitale, potranno istituire delle sedi di rappresentanza operative altrove, ma senza costi aggiuntivi per lo Stato. E' quanto prevede l'ordine del giorno Pdl Lega - firmato da capigruppo e vice alla Camera, e dai Responsabili - frutto dell'accordo trovato stanotte a Palazzo Grazioli sullo spostamento dei ministeri.
SEDI DI RAPPRESENTANZA OPERATIVE - Con il testo, a quanto si apprende da fonti Pdl, si impegna «il governo, nel pieno rispetto dell'articolo 114 della Costituzione» sull'autonomia di Regioni, Province e Comuni e che che definisce Roma capitale della Repubblica a istituire «sedi di rappresentanza operative» che non contrastino con «l'intangibilità delle funzioni di Governo» e con «l'unicità» della sede dove si svolgono. Sedi che devono essere individuate «secondo principi di economicità e senza che derivino maggiori oneri a carico dello Stato».
I ministeri restano a Roma ma si prevede la possibilità di aprire sedi di rappresentanza in funzione delle particolari caratteristiche di un territorio: in zone agricole o industriali i rispettivi ministeri potrebbero aprire delle sedi anche per maggiore agibilità con le pratiche di risposta alle esigenza della zona ma questo, nello spirito dell'ordine del giorno, senza che vi siano oneri aggiuntivi per lo Stato.
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