19 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Senza l'ok della Lega rischio sconfitta

Per il Pdl rebus odg su Ministeri

Cicchitto media con Alemanno, poi vede Reguzzoni. Premier irritato con il Sindaco di Roma

ROMA - La parola d'ordine è mediare per evitare che il «caso ministeri» deflagri. Il problema, però, è che molti settori del Pdl si sono spinti parecchio avanti e una marcia indietro ora avrebbe il sapore della figuraccia. Il rebus, per il Pdl, è in sintesi questo: le opposizioni hanno presentato tre odg 'pro Roma' e 'anti lega', che risultano potenzialmente appetibili per l'ala romana del Pdl. Per evitare che la maggioranza venga battuta - con conseguente grana politica con la Lega - Fabrizio Cicchitto ha incontrato stamane Gianni Alemanno. Ipotizzando di recepire in un ordine del giorno alcune delle istanze del Pdl romano.

Ma questa soluzione presenta una controindicazione: allo stato non gode di una potenziale maggioranza parlamentare. La Lega, infatti, difficilmente può accettare una mediazione al ribasso che indichi nelle sole sedi di rappresentanza il frutto del pressing del Carroccio sui ministeri. Per questo il capogruppo del Pdl a Montecitorio ha incontrato stasera Marco Reguzzoni, Presidente dei deputati leghisti, con il difficile obiettivo di risolvere il rebus. Un ordine del giorno comune è di difficile stesura e, al momento, nessun odg (di maggioranza come di opposizione) gode di numeri tali da ottenere l'approvazione del Parlamento. A meno che Cicchitto non riesca nell'impresa di tenere uniti Pdl, Lega e pidiellini romani. In caso contrario, l'unico odg capace di coagulare una maggioranza parlamentare rischia di diventare uno di quelli presentati dall'opposizione.

Da Palazzo Grazioli, intanto, trapela una forte irritazione del Premier per l'atteggiamento del sindaco di Roma. Voci non confermate riferiscono di un contatto telefonico tra il primo cittadino della Capitale e il premier, nel corso del quale Berlusconi avrebbe invitato con decisione Alemanno a accettare una mediazione ragionevole per il bene della maggioranza. Di certo c'è che anche di questo si discuterà stasera nel vertice convocato dal Presidente del Consiglio nella sua residenza romana.

E' possibile infine che sull'esito della partita influisca anche la tempistica: il voto sugli odg si terrà dopo quello sulla fiducia al dl sviluppo, nei minuti in cui è previsto l'intervento del Cavaliere a Palazzo Madama. E ogni sua parola potrebbe favorire (o sfavorire) il raggiungimento di un'intesa nel centrodestra sul 'caso ministeri'.