8 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Piano di sostegno ai nomadi

La Caritas ad Alemanno: Un tavolo per soluzioni di lungo periodo

Monsignor Feroci: «Questa notte a San Paolo hanno dormito e poi pulito»

ROMA - La Caritas di Roma ha proposto al sindaco di Roma Gianni Alemanno un «tavolo per progettare a lunga scadenza un piano di sostegno e di aiuto» alle famiglie nomadi sgombrate dai campi rom che la scorsa notte hanno pernottato nella basilica di San Paolo fuori le mura.
«L'ho detto direttamente al sindaco. Bisogna che ci mettiamo intorno a un tavolo per progettare a lunga scadenza un piano di sostegno e di aiuto a queste famiglie», ha spiegato mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana della capitale.

«Questa notte hanno passato la nottata qui dentro il salone, tranquilli, hanno ripulito, buttato via la spazzatura. E' tutto in ordine», ha raccontato mons. Feroci ai microfoni di Radio vaticana. «La proposta del comune di mandare donne e bambini a Castelnuovo di Porto e mettere gli uomini in un'altra struttura loro non la accettano. E' da questa mattina che sto parlando prima con gli uomini, poi con le donne e cerco di far capire loro che questo è un primo passo. Loro vorrebbero subito una casa dove poter stare con la loro famiglia, ma questo è impossibile». Quanto alla proposta del Campidoglio di dare 500 euro alle famiglie disposte a lasciare l'Italia, «loro - riferisce mns. Feroci - dicono 'con 500 euro che ci facciamo? Lì non si lavora, non si mangia, se stiamo qui almeno chiediamo l'elemosina'».

Il capo della Caritas romana non rifiuta l'ipotesi del Campidoglio di una strumentalizzazione politica della situazione. «Si ha questa sensazione, che è stata fatta un'azione dimostrativa da qualcuno che ha spinto a fare l'occupazione proprio per far rumore», ha detto il prelato. «Ma alla fine chi ci va di mezzo sono loro».