L'Arcivescovo di Agrigento: Aiutiamo poveri Cristi in mare
«Amare è di più che cliccare un tasto per fare una donazione»
AGRIGENTO - Torna a parlare dell'emergenza immigrati, e degli extracomunitari morti nel Canale di Sicilia, l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro. «Ci occupiamo della morte di Cristo, ma non di quella dei poveri Cristi che muoiono durante una traversata», ha detto il prelato durante l'omelia della Messa del Giovedì Santo.
«Diciamo di voler aiutare i bambini in difficoltà dei popoli più poveri, magari schiacciando un tasto su un cellulare per fare una donazione - ha tuonato monsignor Montenegro - e poi alcuni si dedicano al turismo sessuale oppure comprano gli organi dei bambini poveri. Amare - ha detto - è più che schiacciare un tasto, amare, come dimostra il gesto della lavanda dei piedi, è servire. E' strano che si mandino degli aerei in Libia dicendo che si vogliono aiutare quelle popolazioni, e poi quando le persone fuggono dalla guerra, consentiamo che possano morire perché non li vogliamo sulle nostre coste».