26 settembre 2023
Aggiornato 20:30
Senato

Giunta propone sì ad arresto Tedesco, parola all'Aula

Non passa il «no» del relatore Pdl. In aula la maggioranza non voterà

ROMA - La Giunta Immunità del Senato proporrà all'aula del Senato, che sarà al più presto convocata dalla conferenza dei capigruppo, di accogliere la richiesta barese di poter arrestare del senatore Pd Alberto Tedesco, ex assessore della Giunta regionale pugliese, coinvolto nelle inchieste della Procura di Bari sugli appalti legati alle commesse sanitarie pugliesi pubbliche.

Con un solo voto di scarto (contrari i 10 commissari Udc, Idv e Pd contrari e favorevoli i 9 Pdl presenti, astenuto il Presidente Pd della Giunta Follini e con la Lega che non ha preso parte alla votazione) la Giunta di palazzo Madama ha infatti respinto la richiesta del relatore sostenuta dal centrodestra, il senatore Pdl Alberto Balboni, di proporre il no all'arresto richiesto dalla magistratura. La maggioranza, che sulla carta aveva i numeri per sostenere il no all'arresto proposto dal relatore, al momento del voto è risultata divisa. O, più precisamente, non sufficientemente presente: oltre all'assenza per scelta dei due commissari della Lega, alla seduta notturna decisiva non ha preso parte il senatore Pdl Cosimo Izzo.

Chiuso il lavoro lungo e teso della Giunta, che ha visto fra l'altro lo stesso Tedesco tornare nella sala Panini per presentare in extremis nuovi documenti per sostenere l'esistenza del fumus persecutionis da parte della magistratura nei suoi confronti ma al contempo assicurare di «non voler scappare dal processo come fanno altri» e quindi essere pronto ad accogliere l'ok all'arresto da parte del Senato, la parola passa ora all'aula di palazzo Madama. Dove la maggioranza, per esplicita ammissione e scelta politica annunciata dai capigruppo Pdl Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, «lascerà l'opposizione da sola a decidere e prendersi la responsabilità sull'arresto del proprio senatore Tedesco». Perchè, come già fatto ieri dalla Lega in Giunta, anche il Pdl ha deciso di non prendere parte al voto finale. «La nostra valutazione è stata già espressa e il voto della Giunta l'ha respinta, ora sta all'opposizione - hanno detto i capigruppo Pdl - dimostrare coerenza ed essere conseguenti nelle responsabilità intraprese».