Al via la seduta notturna alla Camera, opposizione attacca
Franceschini: «Montecitorio e Senato assumono decisioni opposte»
ROMA - Sono subito scintille in Aula alla Camera alla ripresa della seduta durante la quale questa sera sarà esaminato il ddl sul processo breve. A prendere la parola è stato subito il capogruppo dell'Idv, Massimo Donadi, chiedendo un ampliamento dei tempi d'intervento per il suo gruppo, quindi è stata la volta del presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini che ha ricordato «quello che sta avvenendo in queste ore: mentre alla Camera si esamina la prescrizione breve, al Senato sono stati approvati due emendamenti che ottengono l'esatto effetto opposto, cioè l'allungamento a dismisura della lista dei testimoni dell'imputato e l'impossibilità di usare sentenze passate in giudicato nei confronti di un coimputato, norma che incide direttamente sul processo Mills...abbiamo capito cos'è per questa maggioranza il bicameralismo perfetto».
«Possibile - ha chiesto Franceschini - che nemmeno di fronte a queste cose ci sia uno voi che sente che la sua coscienza di cittadino e parlamentare non può continuare a sostenere queste cose?». Sulla questione sono intervenuti anche i finiani Angela Napoli e Fabio Granata che hanno chiesto un intervento del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presente in Aula.
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