25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Il Premier contumace, Ruby assente

Processo a Berlusconi, tutto rinviato al 31 maggio

Tanto rumore per nulla. Scontro fra giudici e difensori sulla data per la prossima seduta

ROMA - L'aula è piena di giornalisti che entrano un'ora prima che il processo inizi e prendono posto. Poi ci sono carabinieri e poliziotti, in divisa e soprattutto in borghese, ma in una quantità assolutamente spropositata, ai limiti dell'incredibile.
Si fa molta fatica a capire la ragione di una presenza così massiccia di forze che potrebbero di sicuro essere utilizzate diversamente. I giornalisti stranieri chiedono ai colleghi italiani: «Ma che cosa c'è sotto quei teli bianchi?». «Ci sono le gabbie, le hanno coperte per non farle vedere». A cosa servono le gabbie«? «Per gli imputati detenuti nei processi di mafia e terrorismo». Gli interlocutori esteri si stupiscono, non si capisce se più delle gabbie o della loro copertura.

UNA MANCIATA DI MINUTI PER RINVIARE TUTTO - Basta una manciata di minuti per rinviare tutto al 31 maggio. Berlusconi assente e ovviamente contumace fa sapere tramite l'avvocato Giorgio Perroni di essere impegnato a presiedere a palazzo Chigi il comitato denominato «Crisi Libia», ma dà il via libera per procedere senza di lui. Perroni aggiunge che il premier «ci sarà sempre in udienza compatibilmente con gli impegni istituzionali».

TELECAMERE VIETATE - Durano più le interviste del post che non l'udienza in sè. Interviste attraverso taccuini e registratori. Carta stampata e radio. Le telecamere non ci sono, vietate dal procuratore generale Manlio Minale, «l'uomo vestito di silenzio» come lui stesso si era definito.

SE NE RIPARLERA’ IL PROSSIMO 31 MAGGIO - Comunque tanto rumore per nulla. Se ne riparlerà il prossimo 31 maggio. I giudici avrebbero voluto fissare il proseguimento per il 18 aprile, ma i legali del premier hanno fatto presente di essere impossibilitati ad aderire all'iniziativa. «Avevamo pensato al 6 giugno - dice il presidente del collegio Giulia Turri - ma poi era sembrata una data troppo lontana». E così si arriva al 31 di maggio.