3 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Ma nessun legittimo impedimento

Ruby, Berlusconi non sarà in aula mercoledì

Domani la decisione sulle telecamere al processo. La ragazza sarà in aula solo quando dovrà testimoniare

MILANO - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi non sarà in aula mercoledì prossimo all'avvio del processo per il caso Ruby dove è imputato di concussione e prostituzione minorile, ma i suoi difensori non chiederanno alcun rinvio per legittimo impedimento. Lo dice l'avvocato Piero Longo.
Sarà celebrata l'udienza dove i giudici della quarta sezione del Tribunale dovranno «smistare» insieme a quello del premier altri tre processi: uno per tentato omicidio, uno per tentata rapina e un altro ancora per abuso d'ufficio. Saranno rinviati ad altra data. Nel processo per il caso Ruby sarà fatto un calendario delle prossime udienze.

RUBY NON SARA' IN AULA - Non si sa ancora se la ragazza marocchina, minorenne all'epoca dei fatti e considerata persona offesa dal reato di prostituzione minorile, si costituirà o meno parte civile. Da ambienti legali si apprende che la decisione sarà presa solo martedì sera, alla vigilia del processo. Ruby comunque non parteciperà alla prima udienza e sarà in aula solo quando dovrà testimoniare, citata sia dall'accusa sia dalla difesa. Non si costituiranno nella causa i funzionari della Questura e il ministero dell'Interno in relazione alla telefonata della notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010 fatta da Berlusconi per far affidare l'allora minorenne a Nicole Minetti.
Domani infine i vertici del palazzo di giustizia di Milano faranno conoscere la scelta definitiva in merito alla presenza o meno delle telecamere in aula.