31 luglio 2025
Aggiornato 04:30
Il Premier denuncia di essere un perseguitato politico

Berlusconi: il codice penale è uno strumento in mano ai comunisti

Il Presidente del Consiglio: «Mi tengono sotto una spada di Damocle in modo pretestuoso»

MILANO - «Io sono l'uomo più imputato dell'universo e della storia - ha detto quindi il Premier - ci sono state 2 mila 564 le udienze contro di me e contro il mio gruppo» esclusa quella di stamani e «sono più di mille i magistrati che si sono occupati di me senza successo. E continuano, sapendo bene di non poter arrivare a condanna, ma mettendomi sui giornali di tutto il mondo e gettando fango su di me e sulle mie aziende facendomi perdere un sacco di tempo e di soldi». Lo ha detto Silvio Berlusconi a «Mattino Cinque».
«Sono imputato più di chiunque nella storia e nell'universo, ha aggiunto il premier.

L'accusa «infondata» del processo Mediatrade viene mossa, secondo Berlusconi, perché «bisogna continuare a tenere sotto una spada di Damocle giudiziaria e mediatica il nemico ideologico politico che è Silvio Berlusconi, l'ostacolo che impedisce alla sinistra di arrivare al potere. Il comunismo in Italia non si è mai arreso e mai cambiato: c'è chi ancora usa il codice penale come strumento di lotta idelogica» e «pensa che la magistratura possa usare qualsiasi mezzo per annientare l'avversario che è vittorioso alle elezioni e forte del consenso popolare».

«Io sono l'uomo più imputato dell'universo e della storia - ha detto quindi il Premier - ci sono state 2 mila 564 le udienze contro di me e contro il mio gruppo» esclusa quella di stamani e «sono più di mille i magistrati che si sono occupati di me senza successo. E continuano, sapendo bene di non poter arrivare a condanna, ma mettendomi sui giornali di tutto il mondo e gettando fango su di me e sulle mie aziende facendomi perdere un sacco di tempo e di soldi».