Storace si ribella: tremila profughi a Roma impossibile
Per Cota l'accoglienza deve riguardare solo i profughi dalla Libia: «Per ora non ce n'è uno»
ROMA - «La Capitale ha già dato. Troppo e abbondantemente. Il ministro Maroni e le Regioni, tutte le Regioni, rivedano le quote: vorrei sapere dove li mettiamo a Roma tremila profughi provenienti dalla Libia»Lo ha scritto il leader della Destra, Francesco Storace sulla sua pagina Facebook.
COTA (LEGA) : LE REGIONI PRONTE AD ACCOGLIERE SOLO I PROFUGHI, NON I CLANDESTINI - Le Regioni pronte ad accogliere i profughi dalla Libia, non i clandestini. Nei prossimi giorni sarà varato un piano straordinario per l'accoglienza nelle regioni italiane dei profughi che dovessero arrivare dalla Libia che terrà conto delle presenze degli stranieri nelle diverse regioni. Lo ha spiegato il governatore leghista del Piemonte Roberto Cota in un'intervista a La Padania. «Il Piemonte ad esempio - ha detto - ha già un Cie e un numero notevole di immigrati, soprattutto a Torino».
PER ORA NEMMENO UN PROFUGO DA TRIPOLI - Cota ha riferito inoltre che l'incontro di ieri tra i governatori e il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, «è andato bene. Il piano che sarà approntato nei prossimi giorni non riguarda la gestione dei clandestini che arrivano dalla Tunisia la cui competenza è del Viminale. Si tratta invece di un piano straordinario nel caso in cui ci siano profughi dalla Libia con lo status di rifugiati. Chiariamo che ad oggi non c'è nessuno straniero tra quelli sbarcati con queste caratteristiche».
SULL’INTERVENTO LA PENSIAMO COME LA GERMANIA - Quindi a proposito della missione italiana in Libia l'esponente del Carroccio ha aggiunto: «Il nostro atteggiamento è simile a quello della Germania. Quest'attacco porta con sè molte incognite sia per gli equilibri locali sia perchè può passare il messaggio che si tratti di un attacco dell'Occidente al mondo arabo e quindi potrebbero esserci reazioni forti, compresi attacchi terroristici».