Pdl evita modifiche a processo breve, ma norma transitoria sparirà
Polemiche da Pd-Idv. Alfano: «Manterrò impegno». Paniz: «Ci penserò io»
ROMA - Bocce ferme in commissione Giustizia alla Camera sul processo breve: allo scadere del termine per la presentazione degli emendamenti, sono 266 (ma gli uffici della commissione stanno verificando il conteggio) le proposte di modifica presentate. Fra queste ce n'è più d'una che cancella la norma transitoria che applica la nuova disciplina ai processi in corso, quella etichettata dalle opposizioni come «ammazza-processi». Manca però l'emendamento più atteso, quello del Pdl che non ha presentato nessuna modifica.
Alfano: «Manterrò gli impegni» - Oggi il ministro della Giustizia Angelino Alfano, annunciando insieme al collega Renato Brunetta una «accelerazione» sulla digitalizzazione della giustizia (con 50 milioni di risorse «fresche», hanno garantito i due ministri), ha ribadito: sulla cancellazione della norma transitoria «manterrò l'impegno preso».
E il relatore in commissione, Maurizio Paniz, altro esponente del Pdl, ha garantito che sarà lui stesso a presentare l'emendamento domani.
Le opposizioni hanno reagito polemicamente: per Donatella Ferranti (Pd) «il dato politico» è che «il gruppo del Pdl non segue il ministro Alfano». Federico Palomba dell'Idv ha commentato: «E' l'ennesima buffonata del Pdl». Gelida la replica di Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: «I tempi per gli emendamenti del Governo non scadono oggi alle ore 18.00 ma sono sempre aperti e che la stessa regola vale per il relatore del provvedimento».
Intanto scalda gli animi in tema di giustizia anche la deliberazione della commissione verifica titoli del Csm, che ha deciso di proporre al plenum la decadenza del consigliere 'laico' Matteo Brigandì, ex deputato della Lega, dichiarato incompatibile a causa del ruolo di amministratore da lui svolto in una società vicina alla Lega, a suo tempo non comunicato al Consiglio. Ha votato contro il 'laico del Pdl Nicolò Zanon. E a sottolineare che ogni risvolto della materia giustizia richiede la massima compattezza della maggioranza, le dichiarazioni molto simili di Gaetano Quagliariello (Pdl) e Carolina Lussana (Lega): il caso Brigandì, dicono, «preoccupa».
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