Giunta della Camera rinviata a mercoledì, Pdl vuole accelerare
Pd: «Attendere motivazioni della Sentenza della Cassazione». Udc: «Audizioni». Paniz: «Inutile»
ROMA - E' riconvocata per mercoledì prossimo 16 marzo la Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio chiamata ad esprimere un parere sulla richiesta della maggioranza di sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato contro i giudici che hanno rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il caso Ruby: nella seduta di oggi il Presidente Pierluigi Castagnetti si è limitato ad illustrare ai commissari la richiesta. L'Udc ha chiesto una serie di audizioni mentre il Pd di aspettare le motivazioni della sentenza della Cassazione che il 3 marzo ha stabilito con una sentenza sull'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella che è il giudice ordinario a stabilire la natura ministeriale del reato.
PANIZ - «E' totalmente inutile attendere la sentenza della Cassazione perché non c'entra nulla con l'argomento in discussione», ha replicato il capogruppo del Pdl in Giunta, Maurizio Paniz, che oggi ha chiesto di convocare sedute della Giunta sia martedì prossimo che mercoledì visto che «giovedì 17 è festa nazionale». «Totalmente inutile», secondo Paniz, «anche fare le audizioni perché non c'è nulla da acquisire».
SAMPERI - «Ho chiesto di aspettare le motivazioni della sentenza della Cassazione e di approfondire la questione visto che non ci sono precedenti», ha spiegato la democratica Marilena Samperi. «Ma il Pdl ha dimostrato oggi con l'intervento di Paniz di voler accelerare», ha aggiunto.
L'UDC CHIEDE LE AUDIZIONI - L'Udc con Pierluigi Mantini ha chiesto «formalmente le audizioni di costituzionalisti nella Giunta delle Autorizzazioni perché il caso è atipico. Per prassi la Giunta non richiede pareri esterni quando giudica sulle prerogative dei parlamentari. Ma sul conflitto di attribuzione per il caso Ruby-Berlusconi la Giunta è investita di una funzione consultiva ed è bene che il parere sia espresso sulla base dei dovuti approfondimenti. Il collega Paniz sostiene che si trova sempre un 'tecnico di area'. E allora non c'è ragione di opporsi alla richiesta. Noi siamo convinti che almeno sui fondamenti della Costituzione debba esserci un'opinione comune, condivisa, non faziosa. Dunque, insistiamo nella richiesta senza alcun intento dilatorio: vogliamo solo esprimere un parere sereno su una richiesta che non ha precedenti».
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