19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
8 Marzo

Napolitano: Donna non è oggetto, no a visione consumistica

Il Quirinale: Ma tocca soprattutto alle donne «offrire validi modelli di comportamento». Bersani in piazza: «Da Berlusconi semi cattivi». Idv: «Le ha umiliate»

ROMA - Senza mezzi termini e riscuotendo un grande applauso dalla platea di donne del Salone dei Corazzieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è scagliato contro «una immagine consumistica che riduce la donna da soggetto ad oggetto, propiziando comportamenti aggressivi che arrivano fino al delitto». Il capo dello Stato ha celebrato la Festa dell'8 marzo al Quirinale chiedendo a tutti, uomini compresi e soprattutto coloro che «hanno ruoli preminenti in tutti gli ambiti e le professioni», di fare la propria parte per raggiungere una «parità sostanziale».

Ma tocca soprattutto alle donne «offrire validi modelli di comportamento» e a tutte le donne spetta, ha sottolineato Napolitano, «nella quotidianità della loro vita, il dovere di contrastare luoghi comuni, di esigere rispetto e considerazione». Le donne italiane, ha ricordato il presidente, «sono ancora lontane dall'aver conquistato la parità in molti campi» e per rendersene conto basta osservare «il divario e le strozzature» nell'accesso al mercato del lavoro. Ma le donne giocano un ruolo fondamentale «nella necessaria opera di rinnovamento morale» del Paese: è un compito affidato sia alle italiane sia alle immigrate, «le tante che lavorano con abnegazione e senso del decoro».

Nel pomeriggio sono andate in scena due manifestazioni, da un lato il Pd dall'altro l'Italia dei Valori. La presidente democratica Rosy Bindi, insieme a una delegazione di dirigenti del partito, si è recata a Palazzo Chigi, ricevuta dal sottosegretario Gianni Letta, per 'recapitare' una quantità simbolica dei milioni di firme raccolte per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Per Bersani le dimissioni del premier sarebbero «un regalo al Paese» perchè, ha osservato il segretario del Pd, «nel cuore della crisi italiana c'è la condizione delle donne, una crisi che è politica e sociale ma anche morale, di spirito civico. In questi lunghi anni del berlusconismo qualcosa si è incrinato, pensieri cattivi e sbagliati sono stati seminati da Berlusconi e dalla destra».

In piazza Farnese, infine, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ha rilanciato l'urgenza di «difendere il ruolo e la dignità delle donne» «anche alla luce dei comportamenti del presidente del Consiglio». «E' importante - ha aggiunto Di Pietro - non solo perché oggi è l'8 marzo, ma perché negli ultimi tempi c'è stata una umiliazione delle donne, usate come oggetto. Berlusconi ha umiliato il nostro Paese agli occhi del mondo: ricordo le manifestazioni insieme a Gheddafi e alle 'gheddafine'...».