25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Caso Yara

Il Dna di 40 persone a disposizione degli inquirenti

Non solo codici genetici di 10 pregiudicati. E una prima relazione dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo sull'autopsia è attesa per domani in Procura

BERGAMO - Gli inquirenti che si occupano dell'omicidio di Yara Gambirasio hanno a disposizione il dna di 40 persone sentite nella prima fase delle indagini. I codici genetici potranno essere confrontati con eventuali tracce di dna trovate sul corpo della ragazzina, dopo un riscontro dei carabinieri del Ris di Parma e della polizia scientifica, che stanno analizzando il materiale isolato dal cadavere e dai vestiti della giovanissima ginnasta di Brembate Sopra (Bergamo). Lo dicono fonti investigative: gli inquirenti non hanno a disposizione solamente il dna di dieci pregiudicati che erano indicati nella banca dati della polizia.

C'è anche altro: a circa 40 persone, durante i primi tre mesi di indagini sulla scomparsa di Yara, poi ritrovata morta il 26 febbraio a Chignolo d'Isola, carabinieri e polizia hanno prelevato e isolato il dna di straforo. Una tazzina di caffè, una sigaretta, un bicchiere d'acqua, strumenti utili per archiviare tracce che potrebbero tornare utili adesso, dopo il ritrovamento di Yara. Per ora dal Ris e dalla Scientifica si attende ancora un riscontro. E una prima relazione dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo sull'autopsia è attesa per domani in procura.