Franceschini: Conflitto d'attribuzione ennesimo abuso del Premier
Il capogruppo del PD alla Camera: «Esposti al ridicolo per bloccare un altro processo di Berlusconi»
ROMA - La decisione di sollevare il conflitto di attribuzioni sulla inchiesta che coinvolge il premier nel caso Ruby «è l'ultimo di una serie infinita di abusi». Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini che aggiunge: «trovo incredibile che i capigruppo della maggioranza anzichè portare in Aula provvedimenti che riguardano gli italiani e il paese, siano solerti a muoversi solo per provvedimenti che, come sempre, sono finalizzati a bloccare i processi del premier anche a costo di sollevare un altro scontro istituzionale e calpestare le regole».
«ESPOSTI AL RIDICOLO» - Franceschini osserva anche che questa iniziativa espone il paese «al ridicolo perchè per sollevare il conflitto di attribuzione si sostiene che si tratti di un reato ministeriale in quanto il premier sarebbe intervenuto perchè convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Tutto il mondo ha riso di noi per questo e basterebbe a smontare questa tesi il fatto che non l'ha affidata a un ambasciatore o a un console ma a una prostituta brasiliana».
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