Processo al Premier, difficile che ci siano le parti offese
Non si costituiranno parte civile il Ministero, Ruby e i funzionari della Polizia
MILANO - Con ogni probabilità il processo a Silvio Berlusconi, che inizierà il prossimo 6 aprile davanti ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano, vedrà in aula solo due parti, la procura e la difesa. Sembra molto difficile infatti che si costituisca parte civile chi dalla procura e dal gip è stato individuato finora come parte lesa: il ministero dell'Interno, i tre funzionari di polizia Piero Ostuni, Ivo Morelli e Giorgia Iafrate (rispetto al reato di concussione), la marocchina Ruby minorenne all'epoca dei fatti (rispetto al reato di prostituzione minorile). In teoria potrebbe costituirsi parte civile la presidenza del Consiglio dei ministri, ma ben difficilmente lo farà.
Negli altri processi con Berlusconi imputato la presidenza del Consiglio dei ministri è costituita per i casi Mediaset diritti tv e Mills, perchè l'iniziativa fu assunta all'epoca dei governi di centrosinistra ed è stata ereditata. Recentemente palazzo Chigi attraverso le vie consolari ha chiesto che la sentenza della Cassazione che ha prescritto il reato di corruzione per Mills imponendo però 250mila euro di risarcimento alla stessa presidenza del Consiglio sia riconosciuta dalle autorità inglesi. Mills infatti finora ha rifiutato di pagare affermando di non riconoscere le statuizioni civili.
Nella vicenda Mediatrade, dove l'udienza preliminare riprenderà il 5 marzo con il premier imputato di frode fiscale e appropriazione indebita, la presidenza del Consiglio non è costituita parte civile.
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