15 settembre 2024
Aggiornato 09:00
Il capogruppo Pdl alla Camera

Cicchitto «bacchetta» Maroni: il leader è Berlusconi

Per il fedelissimo del premier Tremonti sa bene che i voti li ha il Cavaliere

ROMA - L'ipotesi che il centrodestra possa schierare un candidato premier diverso da Silvio Berlusconi in caso di voto anticipato, avanzata dal ministro leghista dell'Interno Roberto Maroni, non piace a Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. «E' un suo parere personale», commenta in una intervista al Corriere della Sera. «L'intero Pdl non la pensa così. E credo pure la Lega».

NESSUN VOLTAFACCIA DA TREMONTI - Quanto alla freddezza mostrata da Giulio Tremonti nei confronti del nuovo scontro fra Berlusconi e la magistratura, secondo Cicchitto «anche Tremonti» è sulla linea del Pdl. «Certo - spiega - fa il ministro dell'Economia, e non può stare in prima fila nella rissa. Piuttosto in prima fila mi ci metto io. Ma Tremonti è leale a Berlusconi E sa che i voti li ha lui. Tremonti ha il rapporto con la Lega. Ma il vero rapporto di Bossi è con Berlusconi».

SUL CASO RUBY UNA PERSECUZIONE EVIDENTE - Nell'inchiesta sul caso Ruby «il fumus persecutionis è così evidente, che occorreva una risposta politica»: così Fabrizio Cicchitto spiega, in una intervista al Corriere della Sera, la decisione della maggioranza di votare alla Camera a difesa della tesi secondo la quale l'intervento di Silvio Berlusconi sulla Questura di Milano, in favore della giovane marocchina, era dovuta alla sua convinzione che fosse davvero la nipote di Mubarak.

IL PREMIER NON FARA’ LA FINE DI CRAXI - Quanto alla prospettiva politica, «non deve finire come nel '93», afferma il capogruppo del Pdl a Montecitorio. «E non finirà come allora. Il gruppo dirigente del Psi si squagliò, ognuno badò a se stesso, convinto di salvarsi abbandonando Craxi al suo destino.
Stavolta il gruppo dirigente del Pdl è unito, e consapevole che deve restarlo».