Manganelli: gli scontri di Arcore? Fa parte della dialettica
«Siamo preoccupati ma vigili per la fuga di criminali dalle carceri egiziane»
ROMA - Le tensioni scoppiate la scorsa domenica ad Arcore in seguito alla vicenda Ruby che vede coinvolto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non rappresentano un allarme. Questa l'analisi compiuta dal capo della polizia Antonio Manganelli parlando a Napoli a margine della conferenza euro-africana. Rispondendo a una domanda precisa se in Italia ci sia una tensione «alta», Manganelli ha dichiarata: «Lo escluderei, non c'è alcuna tensione alta. Le tensioni sociali - ha aggiunto - sono fisiologiche nella dialettica di un Paese avanzato».
MASSIMA VIGILANZA SUL POSSIBILE SBARCO DI TERRORISTI - In Italia esistono procedure rigorose per evitare che arrivino sul territorio nazionale criminali e terroristi fuggiti dalle carceri egiziane. Lo ha detto il capo della polizia Antonio Manganelli parlando a margine della conferenza euro-africana in corso a Napoli.
«Quando in un paese è in atto una rivolta, e questa comporta evasioni e tra gli evasi ci sono esponenti del terrorismo internazionale - ha detto Manganelli - non possiamo che essere preoccupati. Siamo vigili e stiamo applicando tutte le procedure che in Italia sono estremamente rigorose e compiute con particolare professionalità. Quando avviene uno sbarco - ha concluso Manganelli - accertiamo immediatamente dalla impronte digitali che non si tratti di criminali o di terroristi».