26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Caso Ruby

Di Pietro: Idv in piazza il 5 marzo a difesa della Costituzione

Il leader dell'Italia dei Valori: «Sarà una giornata per la liberazione. Scenderemo in piazza, sempre e ovunque, pur di difendere i diritti e, soprattutto, la democrazia»

ROMA - Il 5 marzo anche Italia dei valori scenderà in piazza «in difesa della Costituzione». «Sarà una nuova giornata per la liberazione, in cui tutti i cittadini, al di là delle sigle e delle appartenenze, potranno dire a chiare lettere che i principi incisi nella nostra Carta non si toccano», sottolinea Antonio Di Pietro sul sito di Articolo21, dando l'adesione del suo partito alla manifestazione unitaria, promossa da numerose associazioni.

«Il Governo Berlusconi - prosegue Di Pietro - ha trascinato il Paese in un baratro politico, economico, sociale, morale e, raggirando le regole democratiche, ha calpestato la libertà d'espressione, l'autonomia della magistratura e la divisione dei tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, che sono alla base del nostro sistema». «Mentre il debito pubblico aumenta - prosegue il leader Idv - i dati sulla disoccupazione registrano livelli inauditi, le famiglie non arrivano a fine mese, le imprese chiudono o dislocano all'estero, il Parlamento continua ad essere avvitato su se stesso e lavora esclusivamente per risolvere i problemi giudiziari del Presidente del Consiglio».

«Questo Governo - attacca ancora il leader di Idv - opera solo per sé, nonostante Berlusconi e i suoi adepti tentino di far credere il contrario propinando slogan e spot, trasmessi a reti unificate, con il chiaro obiettivo di plasmare le coscienze. In questa legislatura abbiamo visto di tutto: compravendita dei parlamentari, leggi varate nell'interesse particolare e non per la collettività, smantellamento dello stato sociale, mortificazione della dignità femminile e delle istituzioni».

Per Di Pietro «la misura è colma»: «Adesso occorre una mobilitazione generale, dove i cittadini, le forze politiche, culturali, sindacali, associazionistiche possano dire: 'basta'. Scenderemo in piazza, sempre e ovunque, pur di difendere i diritti e, soprattutto, la democrazia. Noi dell'Italia dei Valori - conclude - anche il 5 marzo daremo il nostro contributo, senza bandiere e senza alzare steccati. Porteremo nelle nostre mani, sulle nostre giacche solo il tricolore, una copia della Costituzione e ascolteremo l'inno nazionale. Sarà un modo per ricordare a Berlusconi e al suo Governo che la legalità e il dettato della Carta non si barattano e non si toccano».