Caso Ruby
Brigandì: io indagato? Non ho nulla da dire
Fascicolo aperto su segnalazione proveniente dal CSM
ROMA - «Non ho nulla da dire». Così Matteo Brigandì, ex deputato della Lega e componente 'laico' del Consiglio superiore della magistratura, indagato per abuso d'ufficio in relazione alla vicenda del fascicolo su Ilda Boccassini pubblicato sul Giornale (le carte erano secretate trattandosi di un'azione disciplinare risoltasi con l'assoluzione del pm milanese), risponde a chi gli chiede un commento sull'iniziativa della Procura di Roma.
L'indagine sarebbe partita, secondo quanto hanno riferito fonti di piazzale Clodio, da una segnalazione giunta ai magistrati dallo stesso Csm.
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