Berlusconi: non ho paura del Tribunale dei Ministri
L'Offensiva delle toghe e delle opposizioni sarà respinta. Finchè ci sarò io non ci sarà nessuna patrimoniale
ROMA - «Il Governo va avanti» e «intende portare a termine le riforme». Parola del Premier Silvio Berlusconi, che assicura non essere in discussione la sua premiership, in un videomessaggio ai Promotori della libertà.
«Vi devo confessare - ha detto Berlusconi - che guardando certi giornali mi viene da pensare che io sia Presidente del Consiglio ad opera di chissà chi e quasi per caso, come se fossi il beneficiario di un sorteggio e non perché il Popolo della Libertà da me guidato ha vinto nettamente le elezioni». «Sono dunque orgoglioso di quanto abbiamo fatto finora, nella convinzione che il centrodestra resti l'unica coalizione in grado di assicurare l'unità d'Italia e l'unica garanzia di governabilità, a fronte di un'opposizione debole, divisa e frammentata, senza leader, senza idee, senza programmi, che sa solo proporre nuove tasse». Berlusconi assicura di avere «la coscienza assolutamente tranquilla» rispetto all'inchiesta sul caso Ruby, e dunque afferma: «Sia chiaro che io non ho alcun timore di farmi giudicare». Ma il premier chiede di essere giudicato «dal mio giudice naturale», ovvero il Tribunale dei Ministri, davanti al quale garantisce di esser pronto a presentarsi.
«Davanti ai magistrati non sono mai fuggito - afferma il premier - e la montagna di fango delle accuse più grottesche e inverosimili in 17 anni di persecuzione giudiziaria non ha partorito nemmeno un topolino: i mille magistrati che si sono occupati ossessivamente di me e della mia vita non hanno trovato uno straccio di prova che abbia retto all'esame dei tribunali. Ma io ho diritto come ogni altro cittadino - rivendica Berlusconi - di presentarmi di fronte al mio giudice naturale, che non è la Procura di Milano ma il giudice assegnatomi dalla Costituzione cioè il Tribunale dei Ministri che non è un tribunale speciale fatto apposta per me, ma è composto da giudici scelti per sorteggio. E avendo la coscienza totalmente tranquilla - conclude - lo farò appena sarà stata ristabilita una situazione di correttezza giudiziaria».
Nel messaggio Berlusconi si scaglia contro opposizioni e giudici politicizzati e assicura che la loro «offensiva sarà respinta» . «La verità - dice - è che contro di noi si è coalizzata tutta la vecchia politica che da sempre si frappone al rinnovamento, anzi quella politica che porta la responsabilità della crisi dello Stato, dell'economia e della società italiana, quelli che nella Prima Repubblica erano fra loro nemici, si sono messi tutti insieme contro di noi, contro il Governo espressione della maggioranza degli italiani nella vana speranza di mandarci a casa».
«Non hanno in comune alcun valore, l'unica cosa che li unisce - sottolinea il premier - è conquistare il potere e far fuori Berlusconi con il soccorso rosso delle toghe politicizzate, pronte a intervenire ogni qual volta la situazione lo richieda. Ebbene, ancora una volta questa offensiva è stata e sarà respinta»
Berlusconi ha anche ricordato che l'opposizione pensa solo a reintrodurre le tasse «come, ad esempio, la patrimoniale che penalizzerebbe tutte le famiglie italiane, che deprimerebbe gli investimenti, metterebbe in fuga i capitali e riaprirebbe la corsa alla spesa improduttiva. Finché ci sarò io - ha assicurato -, proposte come queste non passeranno mai: gli italiani lo sanno e possono stare tranquilli la patrimoniale non passerà mai».
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