26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Caso Ruby

Pdl il chiede alla Camera di sollevare il «conflitto di attribuzioni»

«Berlusconi telefonò da Premier per risolvere un caso internazionale»

ROMA - Il Pdl cambia la sua strategia in Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio dove si sta esaminando la domanda della Procura di Milano di poter perquisire degli uffici che fanno capo a Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby. Il capogruppo in Giunta Maurizio Paniz ha infatti chiesto che la Camera restituisca gli atti a Milano e sollevi un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale perché competente sui fatti sarebbe il Tribunale dei ministri in quanto il presidente del Consiglio, telefonando in Questura per aiutare la ragazza marocchina, agì per questioni internazionali ritenendo che Ruby fosse la nipote di Mubarak.

Dalla relazione di Antonio Leone (Pdl) in Giunta era emersa l'intenzione di chiedere semplicemente il diniego dell'autorizzazione. Oggi, invece, il cambio di linea supportato per altro dalle indagini difensive, condotte dai legali del premier Niccolò Ghedini e Piero Longo e depositate in Giunta, nelle quali sono contenute delle dichiarazioni scritte di Ruby in cui la ragazza afferma di essersi presentata a Berlusconi come la nipote di Mubarak.

La proposta del Pdl è stata recepita dal relatore di maggioranza Antonio Leone e sarà sottoposto al voto della Giunta. Tuttavia, una volta in aula l'assemblea dovrà esprimersi sulla richiesta con voto palese e, per essere approvata, avrà bisogno del sostegno della maggioranza assoluta dei deputati: almeno 316 voti.