Berlusconi contro Lerner, l'opposizione insorge: è troppo
Zanicchi: «Il Premier è un benefattore a cui piace la carne fresca». Prestigiacomo: «Io ne ho visto un pezzettino ed ero profondamente indignata»
ROMA - La sfogo telefonico di Silvio Berlusconi durante la trasmissione di Gad Lerner aizza l'opposizione, Pd, Idv e Udc polemizzano con il premier e parlano di «limiti superati». Le telefonate in diretta del presidente del Consiglio alle trasmissioni 'ostili' sono ormai proverbiali, ma questa volta il tono di Berlusconi è stato particolarmente duro: l'Infedele è stata definita, «postribolo televisivo», le ospiti in studio «cosiddette signore», la conduzione di Gad Lerner «spregevole, turpe e ripugnante».
Parole inaccettabili per i partiti di opposizione: una «gravissima aggressione verbale», per la presidente del Pd Rosy Bindi; frasi che dimostrano il superamento del «senso del limite», secondo Giuseppe Fioroni, mentre Per Antonio Di Pietro «ogni giorno che passa Berlusconi riesce a peggiorare. Fino ad arrivare al sarcasmo pesante del capogruppo di Idv alla Camera Massimo Donadi: «Berlusconi va compreso stavolta. La sua reazione scomposta è stata determinata dal mancato invito. Se, infatti, ritiene quel programma un 'postribolo' è chiaro che avrebbe tanto voluto esserci». E le opposizioni non si limitano ai comunicati stampa: Vincenzo Vita (Pd) e Giuseppe Giulietti (Gruppo Misto) hanno presentato anche un esposto all'Agcom, chiedendo un intervento dell'Autorità. La vicepresidente del Senato Emma Bonino, poi, oltre chiedere «in quale paese del mondo civile un Presidente del Consiglio telefona in diretta, a mezzanotte inoltrata per gridare sguaiatamente», si complimenta con Iva Zanicchi che è rimasta in studio nonostante fosse stata invitata da Berlusconi ad alzarsi ed andarsene.
A prendere le difese del premier la stessa Zanicchi e Stefania Prestigiacomo: «Non ho obbedito al mio presidente perché nel mio piccolo ho cercato di controbattere a quelle mostruosità che venivano dette. In quel caso lì avrei disubbidito anche a mia madre: dovevo rimanere lì per difendere il signor Presidente da accuse ignobili». Certo, la difesa della Zanicchi non è proprio protocollare: «Per me Berlusconi è un benefattore a cui piace la carne fresca e giovane». Quindi la Prestigiacomo: «Il presidente ha fatto bene perché quella trasmissione era veramente condotta con una tesi precostituita. Io ne ho visto un pezzettino ed ero profondamente indignata».
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