«Da Bagnasco giudizio esplicito, non Sentenza»
Editoriale dell'Avvenire: «Ok alla privacy ma un uomo pubblico deve poter vivere in una casa di cristallo»
ROMA - Parole chiare, un giudizio esplicito, nessuna sentenza sommaria. Così, nell'editoriale di oggi, Avvenire ritorna sulla prolusione di ieri del Cardinal Bagnasco. «Molti - si legge - si aspettavano un giudizio sulle questioni sollevate a partire dall'ultima indagine condotta dalla procura di Milano sul Presidente del Consiglio, e il giudizio è arrivato. Non nella impossibile forma di una sentenza sommaria e indebita sul premier o sui suoi accusatori, ma in quella della lucida individuazione dei pesanti nodi che anche questa nuova vicenda mette in evidenza e che vanno sciolti». «Un giudizio esplicito - si legge ancora - espresso con la stessa sobrietà che si invoca come regola ritrovata e condivisa, mettendo a disposizione del Paese la straordinaria capacità di ascolto lettura e servizio della nostra realtà nazionale che è propria della Chiesa».
«C'è da dimostrare - si legge ancora nell'editoriale - che in politica si sale e non si scende e che un uomo pubblico deve essere rispettato nella propria sfera privata, ma che deve anche poter vivere in una casa di cristallo».
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