Stop alle «ingiuste intercettazioni», il Pdl studia una modifica
Proposta di legge di cui è primo firmatario l'ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali: sanzioni disciplinari a Pm incompetenti, previsti indennizzi
ROMA - Una legge contro «l'ingiusta intercettazione», con l'obiettivo di «responsabilizzare alcuni pm», norme delle quali «si sente il bisogno» dopo gli «abusi» sulle intercettazioni con i quali ci si «trova a fare i conti». Nei giorni delle polemiche sul caso Ruby, arriva dal Pdl una proposta di legge di cui è primo firmatario l'ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali: prevede sanzioni disciplinari per pm e giudici «incompetenti» che autorizzano ascolti, ma anche «indennizzi» per imputati intercettati e poi prosciolti o per «soggetti estranei ai reati», come i testimoni, ma il cui contenuto delle conversazioni viene «sbattuto sui giornali».
La proposta di legge, spiega Vitali, è stata depositata «tra fine ottobre e inizio novembre», la prossima settimana verrà presentata in conferenza stampa e poi se ne chiederà la calendarizzazione in commissione Giustizia alla Camera. Ma è già arrivata una sostanziale «approvazione» dal premier Silvio Berlusconi, riferisce Vitali, al quale le norme sono state «rappresentate la scorsa settimana, quando c'è stata la riunione con i deputati-avvocati del Pdl: «Ha detto che la valuterà, ma è un'iniziativa che ha approvato, visto che finora c'è stato sempre qualcuno che ha bloccato la riforma organica della disciplina delle intercettazioni».
La proposta firmata da Vitali e da altri colleghi prevede l'introduzione dell'articolo 315-bis del codice di procedura penale, «concernente la riparazione per ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche o di conversazioni». Di fatto, viene prevista una «nuova ipotesi di illecito disciplinare»: pm e giudici non competenti non possono autorizzare intercettazioni, altrimenti scatta nei loro confronti il procedimento disciplinare. Procedimento che, in base alle norme in vigore, è affidato a ministro della Giustizia e pg della Cassazione, i due titolari dell'azione disciplinare nei confronti delle toghe.
Obiettivo della pdl però «non è spuntare le armi ai pm», ci tiene a sottolineare l'ex sottosegretario, che rivendica come l'intenzione che lo ha guidato è quella di portare «responsabilità in questo settore». E' per questo, spiega ancora Vitali, che si prevede anche un «indennizzo» di 100 mila euro: vale nel caso di imputati intercettati e poi prosciolti, ma anche di soggetti terzi le cui intercettazioni siano finite sui giornali. A pagarlo saranno gli stessi pm, dopo un vaglio di «responsabilità contabile» da parte della Corte dei conti per la «ingiusta intercettazione».
Il testo Vitali prevede anche una norma che renderebbe le nuove disposizioni retroattive: il risarcimento è previsto, infatti, anche per chi è stato coinvolto in indagini fino a 5 anni prima della sua entrata in vigore.
- 20/02/2020 Morte Imane Fadil, Giudice in riserva su archiviazione indagine. La famiglia: «Vogliamo sapere se si poteva salvare»
- 17/02/2020 Ruby ter, trovati oltre 400mila euro sui conti esteri dell'ex marito Luca Risso
- 16/12/2019 Ruby ter, Ambra Battilana e le notti di Arcore: «Berlusconi? Pensavo fosse un imitatore invece era lui»
- 09/12/2019 Ruby ter, il teste: Barbara Guerra minacciava Berlusconi, «mostro i video e canto»