La Russa: gli italiani non la pensano come il Vescovo di Padova
Il Ministro della Difesa: «Commovente la reazione dei tifosi negli stadi»
MILANO - Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ribadisce le proprie critiche nei confronti del vescovo di Padova Antonio Mattiazzo per le sue idee sui soldati italiani in Afghanistan e si dice «commosso» per il ricordo dei militari colpiti in missione tributato ieri negli stadi prima dell'inizio delle partite. «Per fortuna gli italiani non la pensano come il vescovo di Padova. Ieri sono rimasto commosso. Negli stadi, dove le curve sono a volte piene di facinorosi, ieri, in ogni parte d'Italia, hanno dato dimostrazione della vicinanza alle forze armate e ai ragazzi feriti e caduti. A Udine c'era uno striscione bellissimo - ha ricordato il ministro dopo aver visitato all'ospedale di Niguarda l'alpino ferito Luca Barisonzi - che rendeva onore a chi è lì per la pace».
SOLIDARIETÀ DEGLI ITALIANI - Il ministro ha aggiunto di avere anche sentito, durante la partita Udinese-Inter, «anche uno spettatore suonare il silenzio con la tromba fuori ordinanza. Sono segnali piccoli, ma che fanno capire come la vicinanza e la solidarietà della stragrande maggioranza degli italiani c'è».
La Russa ha ribadito infine che il vescovo di Padova gli è sembrato, «spero che non si offenda, mosso da ignoranza, cioè non conoscenza della reale situazione. La valutazione è che questi ragazzi sono armati, ma lo sono anche i nostri agenti di polizia, i carabinieri e a volte anche i vigili urbani. Non si può dire che essendo armati non meritano rispetto e l'amore che per fortuna la gente ha per loro».