12 ottobre 2025
Aggiornato 05:00
«Ci vuole una riforma condivisa»

Napolitano: equilibrio tra giudici, politica e governo

«Vanno evitate tensioni pericolose, ma per i cambiamenti bisogna guardare alla Costituzione»

ROMA - Giorgio Napolitano rivolge un'ulteriore sollecitazione per un equilibrio tra i giudici, la politica e il governo. Il presidente della Repubblica, parlando durante la Giornata dell'informazione, è tornato sull'attualità politica e a proposito del rigore necessario nel dare notizie di cronaca giudiziaria ha citato quanto previsto nel codice deontologico e sul necessario equilibrio tra cronaca e rispetto della privacy e, ha aggiunto, «un valido equilibrio è ugualmente sempre indispensabile, più in generale, nel rapporto tra chi è costituzionalmente deputato ad esercitare il controllo di legalità e ha specificamente l'obbligo di esercitare l'azione penale, e chi è chiamato nel quadro istituzionale e secondo le regole della Costituzione a svolgere funzioni di rappresentanza democratica e di governo».

TROPPE VOLTE SONO STATO INASCOLTATO - «Non è questo - ha proseguito Napolitano - il luogo per ribadire inviti, argomenti e indicazioni che da anni sto spendendo per sollecitare quell'equilibrio e quel rispetto reciproco che appaiono spesso alterati, con grave danno sia per la politica che per la giustizia. Troppe sollecitazioni sono cadute nel vuoto e troppe occasioni sono state perdute».

FUORI DALLA COSTITUZIONE CONFLITTI E STRAPPI MEDIATICI - È alla Costituzione che occorre guardare per i riferimenti sulla legalità, sulle garanzie del giusto processo, ha affermato il presidente della Repubblica.
«Nella Costituzione, nella legge possono trovarsi i riferimenti di principio e i canali normativi e procedurali per far valere insieme le ragioni della legalità nel loro necessario rigore e le garanzie del giusto processo. Fuori di questo quadro - sottolinea il capo dello Stato - ci sono solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici che non possono condurre, per nessuno, a conclusioni di verità e di giustizia. Spero e confido che di ciò ci si renda conto sempre più diffusamente da ogni parte, e al di là delle diverse appartenenze politiche».

EVITARE ULTERIORI TENSIONI - Oggi la politica e la giustizia pagano il prezzo di un equilibrio spesso alterato. Per questo occorre una riforma condivisa ma l'importante, adesso, è evitare esasperazioni che aggravino un turbamento già sentito. «Oggi – ha detto il Capo dello Stato- paghiamo il prezzo di un equilibrio spesso alterato tra politica e giustizia. Pur senza rinunciare alla prospettiva di scelte organiche e riforme condivise capaci di risolvere alla radice il problema giustizia, occorre nell'immediato scongiurare ulteriori esasperazioni e tensioni che possono solo aggravare un turbamento largamente avvertito e riconosciuto».