I Finiani citano Sallusti: anche berlusconiani lasciano Silvio
Generazione Italia: «Nelle lettere al Giornale la prova della desolazione»
ROMA - «Caro lettore, si consoli. Non è l'unico berlusconiano ad essere assalito in queste ore da dubbi e perplessità. Sono in tanti ed è comprensibile». L'editoriale di apertura di Generazione Italia cita il Direttore de «Il Giornale» Sallusti che oggi ha risposto a una lettera di un elettore berlusconiano nella quale si chiedeva al Premier di fare un passo indietro.
«Il blocco elettorale che ha sostenuto Silvio Berlusconi - si legge su Generazione Italia - in questi anni è composto da milioni di persone che vivono in maniera sobria, che vivono del proprio lavoro, che hanno una famiglia normale e la sera escono per andarsi a mangiare un pizza. Sono milioni di italiani che sperano in un futuro per i propri figli, che sognano un'Italia capace di dare opportunità ai ragazzi e alle ragazze di questo Paese. Ecco perché restano sgomenti, e noi con loro - noi che abbiamo sempre votato direttamente o indirettamente per Silvio Berlusconi - dinanzi al quadro desolante che emerge dalle intercettazioni. Ci stiamo chiedendo se affideremmo il futuro delle nostre figlie nelle mani di Silvio Berlusconi e la risposta è un «no» che si solidifica ogni giorno di più. Ci stiamo chiedendo se è normale che chi guida il nostro Paese organizzi la sera festini con decine di ragazzine mentre noi siamo in pizzeria o al ristorante con la nostra famiglia e la risposta è un «no» sempre più forte. Ci stiamo chiedendo se dopo sessant'anni di cattocomunismo era questa la destra che sognavamo e la risposta è un «no» forte e chiaro».
«Siamo dispiaciuti. Abbiamo creduto nel sogno berlusconiano del '94, ci abbiamo creduto fino a pochi mesi fa. Ma ci siamo dovuti ricredere», continua il sito dell'associazione finiana. «Dinanzi a questa corte dei miracoli francamente scandalosa. Dinanzi a tutti questi nani e ballerine che occupano l'agenda politica e la vita pubblica di questo Paese. Mentre un giovane su tre è disoccupato e metà delle donne italiane non lavora. I telegiornali aprono con le interviste a Ruby, nemmeno fosse un Capo di Stato estero in missione in Italia, mentre il debito pubblico raggiunge ogni giorno un nuovo record, diventando un fardello insopportabile sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti».
«Potremmo andare avanti a lungo - continua - con esempi del genere, che dimostrano la lontananza abbissale tra Berlusconi e il Paese reale. E invece ci fermiamo. Dinanzi al viso stravolto e incazzato di Berlusconi di ieri sera. Dinanzi alle cronache di questi giorni che ci consegnano un Primo Ministro, il nostro Primo Ministro, travolto da scandali a luci rosse e da un degrado che rende impossibile la sua permanenza a Palazzo Chigi».
«Berlusconi, se non spiegherà e convincerà i berlusconiani prima ancora di tutti gli italiani, deve fare un passo indietro e indicare Tremonti, Letta, Maroni, Brunetta o chi vuole lui. Magari non la Minetti. Insomma, Berlusconi faccia un passo indietro. Per sé e per gli italiani», conclude il sito di Generazione Italia.
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