30 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Caso Ruby

Alfano: la Procura esagera, nemmeno per un narcotrafficante...

Il ministro della Giustizia a Ballarò: «Uso sproporzionato di mezzi e risorse»

ROMA - Per le indagini sulla vicenda-Ruby la Procura di Milano ha esagerato nell'usare mezzi e intercettazioni telefoniche, «neanche si dovesse beccare un narcotrafficante». Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, durante Ballarò, ha criticato il massiccio ricorso alle intercettazioni telefoniche fatto dalla Procura di Milano: «C'è stato un uso delle intercettazioni straordinario e sproporzionato di mezzi: si è usata l'attività di indagine più invasiva, le intercettazioni, per accertare una fattispecie concreta che è sproporzionata in basso, rispetto all'uso dei mezzi».

«AGGRESSIONE» - Inoltre, ha aggiunto, «si accusa Berlusconi di concussione ma la parte lesa (i poliziotti della Questura di Milano, ndr) dice di non essersi sentita intimidita. E' qualcosa che stride». Non solo, ma c'è «un'ipotesi di prostituzione con la ragazza che si assume essersi prostituita che dice che non è vero». Insomma, «abbiamo avuto l'aggressione a un presidente del Consiglio con un dispiegamento di mezzi come se si dovesse beccare un narcotrafficante. Questo poi giustifica che qualcuno parli di uso politico della giustizia».