30 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Richiesta formale

Il Pd alla Camera: Berlusconi si dimetta

Franceschini: «Non può continuare a guidare il Paese. Lasci che Napolitano e la sua stessa maggioranza trovino una soluzione»

ROMA - Il Pd chiede formalmente le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio, il capogruppo democratico Dario Franceschini interviene in Aula alla Camera e, richiamando l'attenzione sulla vicenda-Ruby, dice: «Anche se non ci fossero reati, può forse (Berlusconi, ndr) continuare a guidare il Paese dopo i fatti che sono avvenuti e che abbiamo letto? C'è di mezzo il bisogno drammatico degli italiani di avere un governo che governi. Per questo chiediamo in quest'aula, almeno alla fine del suo percorso politico: abbia un sussulto di dignità, si dimetta, vada a difendersi nelle aule di tribunali dalle accuse infamanti che ha ricevuto».

«SALVARE IL PAESE» - Secondo Franceschini «è difficile immaginare che quest'Aula possa continuare nel percorso naturale dei lavori fingendo di ignorare quello che stiamo leggendo sui giornali e ascoltando nelle tv italiane e di tutto il mondo, le vicende che riguardano il presidente del Consiglio. Non sta a noi una valutazione sugli aspetti giudiziari che competono alla magistratura; non sta nemmeno a noi una valutazione morale: ogni italiano si sta facendo un'idea per conto suo».
«Noi - ha continuato il capogruppo Pd - poniamo altro problema: quando un uomo di Stato è coinvolto in una vicenda come questa, se è uomo di Stato la sua prima preoccupazione è non coinvolgere le istituzioni, il paese, l'immagine internazionale dell'Italia in questa vicenda. Sappiamo bene che non l'ha mai fatto, perché si ritiene superiore a qualsiasi cosa, anche alla legge. Ma questa volta c'è di mezzo l'immagine internazionale del nostro Paese, screditata totalmente; c'è di mezzo la credibilità che deve avere anche dal punto di vista personale chi guida un Paese».
Dunque, Berlusconi deve dimettersi e «se è innocente, se ritiene di essere innocente non rifiuti di andare davanti ai giudici ma chieda di andarci il prima possibile. Lasci che sia il capo dello Stato, il Parlamento, la sua stessa maggioranza a trovare la strada e le persone giuste per salvare il Paese, per ricostruire la credibilità delle istituzioni repubblicane».