25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Giornalisti

Nuove minacce a Rega

«Ho paura ma non mollo», dice il cronista di Televideo

POTENZA - «Nello Rega, nel nome di Allah sei morto anche se la Polizia ti aiuta». Comincia così, ha riferito il giornalista Rega di Televideo Rai, una lettera minatoria che ha trovato nella buca della posta della sua casa di Roma. Il giornalista, autore di un libro sulla convivenza tra cristiani e musulmani («Divisi e diversi«), ha denunciato di aver subito diverse minacce tra cui l'episodio accaduto il 7 gennaio scorso in cui, ha riferito Rega, una macchina ha affiancato la sua e sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco.

Per il giornalista la lettera che dice di aver ricevuto oggi sarebbe la «rivendicazione di quell'attentato». Dopo quell'episodio il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica si è riunito a Potenza, sua città di origine, e gli ha assegnato un'automobile di servizio e un agente di scorta. «Ho paura - ha detto Rega - ma non mollo».