20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
La Procura si difende

«Tutti uguali davanti alla legge e presunzione di non colpevolezza»

I magistrati di Milano ricordano anche l'obbligatorietà dell'azione penale: «Abbiamo le prove»

MILANO - «La Procura di Milano prosegue nel suo lavoro quotidiano in piena serenità nel saldo riferimento ai principi costituzionali dell'eguaglianza di tutti davanti alla legge della obbligatorietà dell'azione penale e della presunzione di non colpevolezza». Lo dice in un comunicato il capo della Procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati, in relazione all'inchiesta sul caso Ruby che vede indagato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

ABBIAMO LE PROVE - Dalle indagini della Procura di Milano su Ruby è stato possibile «verificare che la minore El Mahroug Karima abbia frequentato la residenza di Silvio Berlusconi in Arcore dal febbraio 2010 al maggio 2010». Lo assicura la Procura di Milano nella richiesta di autorizzazione alle perquisizione degli uffici di Segrate di Giuseppe Spinelli, riconducibili al Premier Silvio Berlusconi, inviata alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

NEGLI UFFICI DI SPINELLI TUTTO REGISTRATO - Nella richiesta di autorizzazione a procedere, arrivata alla Camera sabato 14, la procura ricorda che sta svolgendo indagini nei confronti della Minetti, di Emilio Fede, e di Lele Mora per violazione della legge 75 del 1958 - la legge Merlin sulla prostituzione - e di Silvio Berlusconi. E che dopo le perquisizioni è stato notificato al Premier l'invito a comparire.
Nella richiesta alla Camera, dunque, si chiede l'autorizzazione a procedere a perquisizione perchè «tra i luoghi» c'è «tra gli altri, l'ufficio di Giuseppe Spinelli» a Segrate «dove si ha motivo di ritenere» che possano «trovarsi documenti, anche riversati su supporto informatico, pertinenti le abitazioni date in comodato ad alcune prostitute, nonché attinenti ai rapporti economici con queste ultime intrattenuti da Spinelli e dai suoi collaboratori», con esplicito richiamo ai rapporti fra Spinelli ed il Premier Berlusconi:

IL CONTABILE NON SAPEVA, LA MINETTI SI’ - «Spinelli risulta ricoprire vari ruoli in diverse società della holding di società riconducibili a Silvio Berlusconi». Sottolineando, ad ogni buon conto, che «le indagini allo stato non lasciano ipotizzare che Spinelli sia consapevole della natura retributiva dell'altrui attività di prostituzione»,a differenza di Nicole Minetti.

RUBY HA TIRATO IN BALLO FEDE E MORA - Le dichiarazioni rese da Ruby allla Procura di Milano «fanno ritenere che Minetti Nicole, in concorso con Emilio Fede e Dario Mora (Lele, ndr), nonché in concorso con ulteriori soggetti, abbia continuativamente svolto attività di induzione e favoreggiamento alla prostituzione di soggetti maggiorenni, e della minore El Mahrou Karima individuando, selezionando, accompagnando un rilevante numero di giovani donne che si sono prostituite con Silvio Berlusconi, presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest'ultimo, nonché gestendo e intermediando il sistema di retribuzione delle suddette ragazze a fronte dell'attività di prostituzione». E' quanto si legge nelle cinque pagine di richiesta di autorizzazione a procedere alla perquisizione degli uffici di Segrete di Giuseppe Spinelli, da parte della Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

RUBY HA INGUAIATO ANCHE LE INQUILINE DI BERLUSCONI - Ruby in data 3 agosto 2010 «ha dichiarato che alcune delle giovani donne che partecipano» agli incontri dal premier «ricevono in corrispettivo da Silvio Berlusconi la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in 'Milano2'. Sul punto rilevano ampi riscontri investigativi». E' quanto scrivono i pm di Milano nella richiesta di autorizzazione a procedere inviata alla Giunta della Camera.