19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Caso Ruby

Berlusconi prova la carta «first lady»

Il Premier sceglie i Promotori della libertà per affidare una rivelazione choc: «Sono fidanzato». Attacchi durissimi ai Pm: «Ora la riforma della Giustizia». E difende Minetti

ROMA - Una mossa a sorpresa, un videomessaggio «speciale» per uscire dall'angolo dopo tre giorni di assedio. Silvio Berlusconi e provare a impostare una controffensiva mediatica e giudiziaria a pochi giorni dalla convocazione dei pm: «Da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente - dice - ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato». La strategia prova a spiegarla a sera un alto dirigente del Pdl: «Silvio lancia la notiziona, ora si scatenerà la caccia alla first lady e lui uscirà ancora una volta dall'angolo». Forse la lettura è viziata da una certa dose di ottimismo, certo è però che le parole del Cavaliere sono state limate più e più volte, riferiscono, nel corso di una lunga giornata ad Arcore passata a soppesare pro e contro dell'annuncio.

Non solo di first lady, in realtà, il Cavaliere parla nel suo intervento. La linea offensiva contro la magistratura raggiunge nuove vette, visto che il premier sostiene che alcuni «noti pm» milanesi non hanno gradito «il voto di fiducia del 14 dicembre tanto che, subito dopo, mi hanno iscritto nel registro degli indagati. A quegli stessi PM non è piaciuta nemmeno la decisione della Corte Costituzionale al punto che, il giorno successivo alla sentenza della consulta, con una tempistica perfetta, hanno reso pubbliche le loro indagini».

Ma non basta. Berlusconi prova a smontare il caso Ruby esprimendo fiducia e sostegno a Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora, giurando che mai «nessun rapporto sessuale» è stato consumato a pagamento e ripetendo di non aver avuto alcun tipo di relazione del genere con la giovane ragazza marocchina: E' lei stessa che «nega di aver mai avuto avances». «Mi piace stare con i giovani, ascoltarli, aiutarli», sintetizza il presidente del Consiglio, denunciando nello stesso tempo le «gravissime» ingerenze nella sua vita privata. La ricetta per superare una situazione che giudica insostenibile è per Berlusconi sempre la stessa, quella annunciata più volte e mai concretizzata: «Non è un paese libero, occorre fare immediatamente le riforme, tra cui anche quella della giustizia».

In attesa di capire a chi corrisponda l'identikit della «fidanzata» del presidente del Consiglio, continua a non essere chiaro se il premier risponderà o meno alla 'chiamata' dei pm di Milano, che l'hanno convocato per il prossimo fine settimana.
Indiscrezioni riferiscono di un premier restio a presentarsi di fronte ai magistrati, ma gli avvocato Ghedini e Longo hanno ancora oggi messo in chiaro: «Nulla è stato deciso».