19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Caso Ruby

«Inaccettabile divulgare frammenti di telefonate»

Lo sottolinea in una videomessaggio il premier Silvio Berlusconi: «Al telefono ci si vanta di cose mai accadute»

ROMA - «In un paese libero e democratico è inaccettabile che la Procura faccia in modo che vengano divulgati frammenti di telefonate private di tutte queste persone che hanno osato venire a casa mia. Tra l'altro accade spesso , come è noto a tutti, che quando si parla al telefono si usino toni e modi diversi rispetto al dialogo diretto tra persone». Lo sottolinea in una videomessaggio il premier Silvio Berlusconi.

«Certe frasi, pronunciate in tono magari scherzoso, sono completamente diverse quando vengono lette sulla stampa nelle trascrizioni. E poi molto spesso nelle conversazioni private , tra amici, ci si vanta magari per gioco di cose mai accadute o si danno giudizi superficiali per amore d ella battuta. E in più è inaccettabile che si facciano delle perquisizioni con metodi intimidatori nelle case di queste persone ospiti, sequestrando di tutto e di più, conducendole poi per un intero giorno in questura alla stregua di malfattori e per di più impiegando in queste operazioni più di cento uomini, un impegno di forze degno di una retata contro un'organizzazione mafiosa».

«E' gravissima , è inaccettabile, è contro la legge, questa intromissione nella vita privata delle persone. Perché quello che i cittadini di una libera democrazia fanno nelle mura domestiche riguarda solo loro. Questo è un principio valido per tutti e deve valere anche per me», aggiunge.
«Del resto nessuno può essere rimasto turbato da quelle serate perché tutto si è sempre svolto all'insegna della più assoluta eleganza, del più assoluto decoro e tranquillità e senza nessuna implicazione sessuale. Tutti i partecipanti a quelle serate hanno rilasciato al riguardo dichiarazioni inequivocabili», conclude il Cavaliere.